Porti: bene il primo semestre del 2017 per i traffici a Livorno e Piombino
Le buone prestazioni sul fronte dei rotabili si uniscono ai numeri significativi del Sistema Portuale dell’Alto Tirreno, nel settore dei traghetti: i numeri dei primi sei mesi del 2017 confermano il primato acquisito da Piombino a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2016.
Aumentano i rotabili e le auto nuove a Livorno, crescono i traghetti a Piombino. È questo il quadro che emerge dall’analisi dei dati statistici promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. Nel solo scalo labronico questo settore ha fatto registrare un aumento del 12,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente sono stati sbarcati/imbarcati 214.846 mezzi commerciali. E ci sono state variazioni positive anche per le auto nuove: ne sono state movimentate 350.651, con un aumento considerevole del 16,7%. Se tale andamento dovesse proseguire anche nei prossimi mesi, per entrambi i settori si potrebbero registrare nuovi record di traffico. A Piombino, tra bus turistici, automobili e veicoli commerciali, sono transitate tra gennaio e giugno 385.597 unità (bottino che sale a quota 567.928 se si prende in esame anche il mese di luglio, che ha fatto registrare 182 mila movimentazioni). In sette mesi, insomma, si è registrato un incremento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2016 (+5,3% se si considera il semestre). L’Isola d’Elba ha totalizzato uno score di poco inferiore, con 516.905 veicoli movimentati tra gennaio e luglio (22 mila in più rispetto ai 494.698 dello scorso anno).
Le buone prestazioni sul fronte dei rotabili si uniscono ai numeri significativi del Sistema Portuale nel settore dei traghetti: i numeri dei primi sei mesi del 2017 confermano, come già sottolineato, il primato acquisito da Piombino a livello nazionale, dove si è registrato un incremento dell’8,34% rispetto allo stesso periodo del 2016: nel complesso si sono registrate 1,255 mln di presenze, che salgono a 1,870 milioni se prendiamo in considerazione il periodo gennaio-luglio (su sette mesi l’incremento è stato del 6,6%). Nei primi sette mesi del 2017 il porto ha movimentato 2,328 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra gennaio e luglio i porti elbani hanno invece movimentato 1,055 milioni di tonnellate di merce (+3,84%).
Livorno si difende con 981.301 presenze rispetto alle 953.631 del 2016 il settore ha fatto registrare nel primo semestre dell’anno un incremento del 2,9%. Entrando nel dettaglio, mentre i passeggeri dei traghetti hanno continuato ad affollare le banchine dello scalo livornese raggiungendo quota 738.201 unità (pari ad un aumento del 9,8% con oltre 65mila pax in più in valore assoluto), per il settore delle crociere si è registrato un decremento sia nel numero di scali (-12 navi) che nel numero dei crocieristi in transito dal porto (-13,6%). Con riferimento al solo scalo labronico, la prima parte dell’anno si chiude con un segno meno davanti all’indicatore del traffico dei container: – 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel porto sono infatti stati movimentati 382.067 Teu, 41.245 in meno rispetto ai volumi dei primi sei mesi del 2016. Va detto che ad incidere sulle prestazioni è stato principalmente il traffico di trasbordo, che rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è calato del 21,2% (pari a 27.168 TEU).
Al netto dei trasbordi, il decremento nel traffico dei contenitori si riduce al 4,8%: 281 mila contenitori contro i 295 mila dell’anno passato. A diminuire sono soprattutto i container vuoti (-13,5%, 10mila in meno rispetto a gennaio-giugno 2016). Per la movimentazione dei pieni, seppur anch’essa in calo, la perdita è stata molto più contenuta, appena l’1,8%, dovuta esclusivamente dalla flessione registrata allo sbarco (-7,5%). Per i contenitori pieni all’imbarco è stato infatti rilevato un incremento del 3,3% anche in questi primi 6 mesi del 2017, a testimonianza della buona salute del sistema produttivo che insiste sul porto. Nella prima parte dell’anno si sono infine registrati valori positivi per le rinfuse liquide (4.637.497 ton movimentate con una crescita dell’1,8% rispetto al 2016), mentre per le rinfuse solide sono state movimentate 413.348 tonnellate, con una flessione del 5,1% rispetto al periodo corrispondente.