Porti di Roma e Lazio, traffico crocieristico in aumento e stabile quello merci
Continuano il trend positivo per i porti di Roma e Lazio. In aumento nel 2018 il traffico crocieristico e stabile quello merci.
Per quanto riguarda il traffico crocieristico “le previsioni di crescita del Porto di Roma sono state ampiamente confermate”, commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo. Il numero di crocieristi transitati a Civitavecchia nel 2018 è, infatti, cresciuto del 10,8% confermando il porto di Roma quale scalo leader in Italia (e secondo in Europa) con quasi 2 milioni e mezzo di crocieristi. In particolare, la percentuale degli sbarchi è cresciuta del 12,6% e quella degli imbarchi del 9,6%.
“Tale dato è particolarmente significativo – continua il numero uno di Molo Vespucci – visto il maggiore indotto prodotto dagli sbarchi/imbarchi rispetto ai semplici transiti di passeggeri e rappresenta, quindi, un segnale positivo per l’economia della città e del territorio”. Il primo porto del network, nel complesso, tra navi merci, crociere e di linea, ha registrato un totale di 3.212 accosti, con un aumento del 5% e 153 navi in più rispetto al 2017.
Traffico merci
Il traffico merci complessivo dei Porti di Roma e del Lazio, con oltre 16,6 milioni di tonnellate, si conferma stabile ai livelli dell’ultimo biennio. Nel porto di Civitavecchia sono state movimentate 11,4 milioni di tonnellate, pari al 69%, 3,5 milioni, pari al 21%, nel porto di Fiumicino e 1,7 milioni di tonnellate, pari al 10%, movimentate nel porto di Gaeta.
Il totale del traffico è costituito per 5,3 milioni di tonnellate da merci liquide e 11,3 milioni di tonnellate da merci secche. Le prime sono state movimentate per il 66% nel porto di Fiumicino (3,5 milioni di tonnellate), per il 24% nel porto di Gaeta (1,3 milioni di tonnellate) e per il restante 10% nel porto di Civitavecchia (0,5 milioni di tonnellate).
Diversamente, le merci secche risultano movimentate per il 96% (pari a 11,3 milioni di tonnellate) nel porto di Civitavecchia e per il restante 4% nel porto di Gaeta (per complessive 400 mila tonnellate).
Il traffico complessivo di merci in colli (merci in container, su mezzi pesanti, pallets e sacconi) è cresciuto di oltre il 17% (+964 mila tonnellate), pari nel 2018 a quasi 6,5 milioni di tonnellate complessive; a differenza delle rinfuse solide che, nel medesimo arco temporale, diminuiscono del 19% (-1,1 milioni di tonnellate).
“E’ importante sottolineare – commenta il presidente – il significativo aumento del traffico Ro/Ro che conferma la crescita del ruolo di Civitavecchia quale snodo per il traffico intermodale con la Spagna, la Sardegna e la Sicilia”.
“Ro – Ro, prodotti ortofrutticoli, coils in acciaio e container – conclude di Majo – sono i settori trainanti, sui quali l’ente sta portando avanti e sostenendo iniziative e progetti”.