Porti: il Napa sigla un nuovo memorandum
I rappresentanti dei porti del Napa (Venezia, Trieste, Koper e Rijeka), che si sono riuniti ieri presso la sede dell’Autorità portuale di Venezia, hanno firmato un ‘memorandum of understanding’, che mette nero su bianco il piano strategico, individuando priorità, bisogni e richieste da presentare all’Europa e agli stati membri.
”La nostra assemblea semestrale – ha spiegato Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale veneziana e del Napa – è importante in quanto cade in un momento in cui è cambiato lo scenario europeo, visto che da qualche giorno il Parlamento e il Consiglio europeo hanno approvato due regolamenti, che confermano i nostri tra i porti di primo livello e dettano lo sviluppo infrastrutturale europeo di qui al 2030. E’ per questo che abbiamo sentito la necessità di ridefinire i nostri obiettivi, attraverso la firma di questo memorandum, che stabilisce le linee principali. I risultati, mercantili e di traffico, raggiunti sul campo in questi anni ci hanno infatti dimostrato che, se noi pensassimo a noi stessi come un unico porto, come viene già percepito dai nostri utenti, saremmo il terzo o quarto scalo europeo”.
Costa ha sottolineato come, quest’anno, si sia vicini a raggiungere i due milioni di teu, ”con una crescita che è proseguita anche negli anni di crisi. Il motivo del nostro successo – ha proseguito – è il fatto che l’Adriatico è l’unico posto del Mediterraneo teoricamente così vicino a due grandi mercati, da Belgrado a Roma. Sta a noi mantenere queste possibilità”. Il memorandum ha quindi stabilito degli obiettivi: da quelli ambientali, alla continuazione dell’approfondimento dei collegamenti informatici; dalla prosecuzione delle attività di mercato unitarie, alla continuazione dei lavori di collegamento alle rete ferroviarie e di navigazione interna che stanno alle spalle degli scali.
”Completeremo – ha chiarito Costa – nel prossimo semestre i dettagli operativi di quanto definito oggi nel memorandum, per rendere trasparente la strategia”. Il memorandum ha infine previsto la possibilità di aprire il Napa non solo ai porti ‘Core’, ma anche a quelli ‘Comprehensive’, quelli cioè di secondo livello, ma di interesse europeo, come Monfalcone, che ha già chiesto di aderire. ”Abbiamo previsto anche – conclude Costa – la possibilità di allargarci anche ad altri soggetti operativi e ai nostri utenti, anche avanmare o entroterra, con i quali è già stato avviato qualche colloquio”.