Porti italiani e norme Ets anti emissioni: interviene il Ministro dell’Ambiente
Pichetto Fratin presenta una informativa al Consiglio Europeo sull’Ambiente per chiedere una revisione delle norme
«Difenderemo i porti italiani». Ad affermarlo è il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin che, attraverso la Rappresentanza italiana a Bruxelles, ha chiesto e ottenuto che nel prossimo Consiglio Ambiente, programmato per il 16 ottobre a Lussemburgo, sia inserita tra i punti all’ordine del giorno una informativa italiana sul tema dell’ETS marittimo.
L’Italia intende portare all’attenzione dei 27 le potenziali ricadute negative dell’applicazione della direttiva Ets ai trasporti marittimi nei porti UE di scalo per il trasbordo di container, che nell’attuale impostazione vedrebbe penalizzati anche alcuni scali italiani, tra cui quello di Gioia Tauro.
L’iniziativa governativa segue la proposta emendativa e le proteste sull’applicazione delle norme restrittive anche al traffico merci marittimo di Assoporti e delle Autorità portuali italiane (Ne avevamo scritto qui Navi: norme europee ETS anti emissioni. Gli emendamenti allo studio della Commissione e qui Tassa europea sulle emissioni anche per le navi. Assoporti chiede revisione alla Ue ).
La tassa prevista per le navi dalla Direttiva ETS (destinata ad integrare il Fondo di Coesione) dovrebbe essere conteggiata per i paesi UE al 100%, per quelli extra UE al 50% e addirittura a zero per le navi, che pur attraversando il Mediterraneo, non sostano in porti dell’UE.
La direttiva Ets dovrebbe essere recepita entro la fine dell’anno da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Ma l’Italia teme che l’applicazione della norma senza correttivi possa pregiudicare la concorrenza leale tra i paesi Ue e quelli Extra Ue, rendendo più conveniente bypassare i porti europei per evitare la tassazione.