Porti: Ravenna, insieme a Genova e Trieste contro piattaforma logistica Venezia
“E’ bene che le nostre tre realtà si coordinino sia nell’immediato che per il futuro, per valutare insieme la possibile decisione della Camera di erogare al porto di Venezia un finanziamento di 100 milioni per un non ben precisato progetto di piattaforma logistica”. Così si è espresso il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi, che ha proposto un incontro nella città romagnola al vicesindaco di Genova Stefano Bernini e al primo cittadino di Trieste Roberto Cosolini.
Mingozzi ha sottolineato che “è assolutamente inaccettabile una piattaforma che costa oltre due miliardi di euro e che dovrebbe essere insediata al largo di Venezia con funzioni commerciali e normative fiscali da porto franco”. Il vicesindaco di Ravenna ha spiegato che “sarebbe uno schiaffo alla portualità adriatica e tirrenica che cerca di fare con mezzi propri quanto le è possibile in termini di nuovi investimenti e tecnologie”.
Mingozzi si è poi rivolto ai Comuni di Genova e Trieste: “Li apprezzo perché hanno espresso perplessità circa un’ipotesi concorrenziale molto pericolosa per i nostri scali. Questo, nonostante le smentite di Assoporti e della stessa amministrazione veneziana, che tendono a dare al nuovo terminal una funzione di supporto al progetto Mose. Alcuni parlamentari si stanno muovendo per emendare in Senato quanto approvato dalla Camera”.
Mingozzi ha sottolineato che “è assolutamente inaccettabile una piattaforma che costa oltre due miliardi di euro e che dovrebbe essere insediata al largo di Venezia con funzioni commerciali e normative fiscali da porto franco”. Il vicesindaco di Ravenna ha spiegato che “sarebbe uno schiaffo alla portualità adriatica e tirrenica che cerca di fare con mezzi propri quanto le è possibile in termini di nuovi investimenti e tecnologie”.
Mingozzi si è poi rivolto ai Comuni di Genova e Trieste: “Li apprezzo perché hanno espresso perplessità circa un’ipotesi concorrenziale molto pericolosa per i nostri scali. Questo, nonostante le smentite di Assoporti e della stessa amministrazione veneziana, che tendono a dare al nuovo terminal una funzione di supporto al progetto Mose. Alcuni parlamentari si stanno muovendo per emendare in Senato quanto approvato dalla Camera”.