Accessibilità e semplificazioni in area ZES: Intesa tra Autorità portuale del Mar Ionio e Commissario Straordinario del Governo
Individuare tecnologie digitali, semplificazioni operative e procedurali a favore degli operatori e delle imprese che beneficeranno dell’istituto della ZES, favorendo l’accessibilità delle stesse alle agevolazioni di natura amministrativa offerte dalla legislazione in vigore.
Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (AdSPMI), e il commissario straordinario del Governo, Floriana Gallucci, hanno firmato un Protocollo di Intesa contenente misure per dare concreta attuazione all’istituzione e al funzionamento della ZES interregionale Ionica.
L’intesa si inserisce nell’ambito delle azioni che le Parti stanno portando avanti in attesa della piena operatività di uno Sportello Unico Digitale ZES presso il Commissario Straordinario di Governo per la ZES Ionica. L’AdSPMI si doterà, inoltre, di un Regolamento per la Zona Economica Speciale volto a disciplinare la gestione delle istanze di insediamento e delle procedure amministrative di competenza della stessa, in conformità alla normativa vigente.
Taranto porto di riferimento per l’area della ZES Ionica
Con l’Intesa le Parti si impegnano, altresì, a intraprendere iniziative di marketing e promozione condivise utili a garantire l’attrazione, l’insediamento e la piena operatività delle attività produttive nell’ambito delle aree portuali della ZES Ionica, che copre complessivamente 2.579,41 ettari – di cui 1.518,41 in Puglia – dove il Porto di Taranto rappresenta lo scalo marittimo di riferimento per tutte le aree interessate dai benefici e dalle agevolazioni.
“Le ZES – ha dichiarato il commissario Gallucci – possono contribuire a rafforzare la competitività dei territori del Mezzogiorno attraverso il sistema di trasporto alternativo basato sulle autostrade del mare nonché un nuovo modello di sviluppo in cui le attività portuali, retroportuali e di logistica avanzata rappresentino un nuovo volano di crescita votato all’attrazione di traffico data la naturale posizione di centralità geografica all’interno del Mediterraneo”.
La Zona Economica Speciale – spiega l’ADSPMI sta già producendo dei risultati concreti: sono state presentate quattro domande per investimenti in ambito portuale e retroportuale – attualmente in istruttoria – relativamente ai settori della logistica e dell’economia circolare.