AdSP del Mare di Sicilia Orientale: un distretto della cantieristica navale nel Porto di Augusta
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale è impegnata in un percorso di rilancio e sviluppo della cantieristica navale presso il Porto di Augusta. In particolare, attraverso il potenziamento delle infrastrutture e la valorizzazione delle risorse esistenti, l’Autorità intende avviare un confronto e una condivisione con le imprese che operano a vari livelli nel settore – fondamentale per l’economia dei Porti – coinvolgendo le competenze di ciascun settore specifico per meglio rafforzare le linee d’azione messe in campo.
Le infrastrutture e gli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, e la loro realizzazione – sottolinea l’Autorità in una nota – sono obiettivi prioritari e strategici dell’Autorità di Sistema (come anche il terminal container in fase di realizzazione) e la costruzione del Distretto della Cantieristica, nell’arco dei traffici nel Mediterraneo, concentrici nel porto di Augusta, rappresentano un fattore fondamentale per il processo di integrazione/trasformazione e attrazione di nuove fette di mercato, diverse dalle finalità funzionali che hanno caratterizzato gli ultimi trent’anni.
Un distretto della cantieristica navale nel Porto di Augusta
La realizzazione di nuove attrattive infrastrutturali, già concretizzate in progetti di fattibilità tecnico economica (tra cui il bacino di carenaggio in muratura con la collaborazione della Marina Militare), hanno fatto sì che il Ministero delle Infrastrutture finanziasse per un importo di € 315.000 l’affidamento per la progettazione preliminare dell’ambizioso progetto del distretto della cantieristica navale nel Porto di Augusta.
Inoltre è in corso di definizione il progetto di potenziamento della banchina “Gennalena del porto di Augusta” da destinare prevalentemente alle demolizioni navali.
In ragione di tutto ciò, e in particolare sullo sviluppo della cantieristica navale, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale intende avviare un tavolo tecnico e di confronto con tutti gli operatori del settore, per armonizzare ogni iniziativa che possa partire da un progetto d’intenti condivisi e per questo sostenibili.
Rimozione dei relitti navali dai fondali dei porti di Augusta e Catania
Rimanendo in ambito di navi e fondali, I relitti che popolano i porti italiani costituiscono un problema umano e ambientale. Con il Decreto 2 settembre 2021: “Fondo per la rimozione delle navi, delle navi abbandonate e dei relitti”, il MIMS ha fornito uno strumento normativo che autorizza le Autorità di Sistema Portuale a sostenere i costi necessari per provvedere alla rimozione degli stessi.
In forza dell’ambizione programmatica dell’ente che poggia prevalentemente sulla tutela dell’ambiente quale leva per lo sviluppo, già da tempo è stata approfondita con tavoli tecnici l’importanza della bonifica mediante rimozione dei relitti presenti nei Porti di Augusta e Catania, mettendo in cantiere uno studio preliminare attraverso una verifica subacquea e di superficie dei relitti.
L’iniziativa ha trovato il consenso del Ministero che ha assegnato all’Ente una prima tranche di fondi per procedere. Anche quest’ultimo intervento – conclude l’AdSP – strettamente correlato all’operatività del porto e al rilancio delle sue imprese, costituisce un altro tassello di sviluppo nell’interesse dell’intera collettività portuale.