Autorità Portuale del Mare di Sardegna: approvato il Bilancio di Sostenibilità 2021
Un’Autorità di Sistema Portuale sempre più proiettata verso la sostenibilità, la digitalizzazione, l’innovazione, l’ambiente, la parità di genere e l’Europa.
Queste le caratteristiche che emergono dal Bilancio di Sostenibilità 2021 dell’AdSP del Mare di Sardegna, uno strumento – previsto dagli obiettivi assegnati dal MIMS ai Presidenti delle AdSP italiane – che ripercorre, secondo i parametri dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, quanto realizzato nel corso del 2021 all’interno dell’AdSP e per la Comunità di persone, aziende, associazioni e istituzioni che si riconosce e agisce nei principali porti sardi.
“Il Bilancio di Sostenibilità e i risultati conseguiti altro non sono che il frutto, oltre che del lavoro intenso e professionale di tutto il personale dell’Ente, anche di un dialogo costante e cristallino con il cluster portuale – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna –. Un valore pubblico, quello generato, volto al miglioramento del benessere sociale della Comunità portuale e non solo, possibile grazie alla capacità organizzativa costruita gradualmente nei primi anni di mandato, alle preziose competenze delle risorse umane, alla rete di relazioni interne ed esterne, alla spiccata capacità nell’interpretare le istanze territoriali e nel dare risposte adeguate”.
Ambiente, energia, valore economico
L’Autorità di Sistema Portuale sarda si articola in 8 scali, movimenta 44 milioni di tonnellate di merce, oltre 4 milioni e mezzo di passeggeri ed è caratterizzata a una governance che ha registrato zero episodi di corruzione; il 48% dei fornitori del territorio sardo sono individuati con procedure ad evidenza pubblica.
Sul lato ambientale, l’AdSP ha gradualmente raggiunto il 100% sull’utilizzo di energia rinnovabile e sulla differenziazione dei rifiuti prodotti e raccolti, pari a 494 tonnellate annue.
In ambito lavorativo interno, la fotografia del 2021 ritrae 79 dipendenti all’attivo, 99% dei quali a tempo indeterminato e una componente femminile impiegata pari al 45,6 per cento.
Il valore economico direttamente generato nel 2021 ammonta a 52 milioni e mezzo di euro, con una distribuzione all’esterno superiore ai 39 milioni. Una quota consistente deriva da un’attenta e costante ricerca di fondi (nazionali, comunitari e privati) per la realizzazione di studi, progetti, strutture materiali e immateriali al servizio dei porti e del sistema logistico.
L’impatto delle somme previste per opere sbloccate nel 2021 nel sistema e, dunque, nell’economia locale e nazionale ammonta a circa 270 milioni di euro, cifra pari a circa il 27% dell’importo totale delle risorse previste dalle AdSP italiane per interventi nei porti.
Next rE-generation Ports
Innovazione e digitalizzazione hanno altresì ridotto le distanze tra uffici e utenza, grazie al lancio, a fine anno, dello Sportello unico amministrativo del Mare di Sardegna (SUAMS) che sarà ulteriormente implementato nel corso del 2022, per consentire a cittadini e aziende di interagire con l’Autorità sempre più celermente e sostenibilmente.
In tema di sostenibilità, nell’autunno 2021, l’Autorità ha proposto un articolato progetto di transizione ecologica dei propri porti attraverso uno specifico Programma di azioni integrate (PAI) 2022-2026 denominato “Next rE-generation Ports”, ammesso al finanziamento dei fondi PNRR da parte del Ministero della Transizione Ecologica e che vedrà realizzare, entro il 2025, interventi per quasi 50 milioni di euro per l’abbattimento di 12 mila tonnellate annue di CO2 equivalenti nelle attività portuali, cui si sommeranno i benefici ambientali derivanti dall’elettrificazione delle banchine (cold ironing), alle quali il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha riservato uno stanziamento di oltre 70 milioni di euro.