Capitanerie di porto-Guardia Costiera: via al nuovo Regolamento che rende più funzionale la gestione amministrativo-contabile
Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il Decreto che introduce il nuovo Regolamento di amministrazione del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera.
Il provvedimento rende più funzionale la struttura amministrativo-contabile del Corpo, superando le disposizioni previste addirittura dal Regio Decreto 391/1933, recependo ad esempio le norme intervenute successivamente come la circolare della Ragioneria Generale dello Stato (32/2007) sull’uso del sistema informatico “SICOGE” da parte dei funzionari delegati dell’amministrazione statale.
In particolare, viene disciplinata la tenuta delle scritture contabili in forma dematerializzata attraverso software applicativi approvati dalla Ragioneria generale dello Stato.
“Il Corpo è una istituzione fondamentale non solo per il nostro Paese, ma per tutto il Mediterraneo e l’Europa. Per questo motivo e per insostituibile impegno nel migliorare la sicurezza delle persone e dell’ambiente, ho provveduto ad aumentare gli investimenti per il miglioramento delle infrastrutture, oltre che a promuovere il rafforzamento delle relazioni con le Autorità del Sistema Portuale e tutti gli operatori marittimi – commenta il ministro Giovannini -. Il provvedimento odierno, che si inserisce in una strategia di potenziamento e innovazione del sistema del trasporto marittimo perseguita negli ultimi 18 mesi, dà finalmente attuazione ad una normativa che risale al 2012, consentendo al Corpo di ammodernare in modo consistente le proprie regole di funzionamento per metterlo in grado di svolgere al meglio gli importanti compiti ad esso affidati”.
In 18 mesi 530 milioni di euro per ammodernare il Corpo
Il provvedimento – sottolinea il ministro Giovannini – si inquadra in una visione più ampia di rafforzamento del ruolo del Corpo, al quale durante gli ultimi 18 mesi sono stati riconosciuti 530 milioni di euro per interventi di ammodernamento.
In particolare, sono state stanziate risorse per il potenziamento dei sistemi informatici delle Capitanerie di porto (165 milioni), l’ammodernamento della componente aeronavale, che sarà potenziata con mezzi costieri e d’altura concepiti in un’ottica green (300 milioni), la realizzazione interventi di adeguamento infrastrutturale delle sedi dislocate su tutto il territorio nazionale (65 milioni).
Inoltre, sono state potenziate le sinergie tra le Capitanerie di porto e le Autorità di sistema portale, anche grazie allo scambio di dati, ed è stato affidato al Corpo il ruolo di attuatore del progetto di interfaccia unica marittima europea (European Martime Single Window).
Disposizioni sull’articolazione amministrativa del Corpo
Il nuovo schema di Regolamento contiene le disposizioni sull’articolazione amministrativa del Corpo: definisce le funzioni del Comandante Generale e le competenze a livello periferico (distinguendo tra comandante di ente, di distaccamento e di reparto), la nomina del funzionario delegato come figura diversa dal dirigente dell’ente su cui ricade il dovere di alta vigilanza e indirizzo della spesa, disciplina gli organi di gestione amministrativa e le loro competenze, le modalità di custodia dei valori regolando i piccoli pagamenti per il funzionamento di ogni Ufficio e la responsabilità di gestione della cassa.
Disciplina, inoltre, le modalità di contabilizzazione delle entrate e delle spese e fa proprio l’indirizzo della Ragioneria Generale dello Stato che prescrive l’adeguamento e il recepimento dei regolamenti di cassa e contabilità delle scritture individuate dall’applicativo SICOGE.
Il nuovo Regolamento contiene, infine, disposizioni di carattere generale e disciplina le ispezioni (con cadenza almeno triennale) per tutti gli organismi che gestiscono risorse.