Confitarma: un tavolo istituzionale e ristori contro rincari energetici e dei carburanti
Nel grave contesto geopolitico internazionale, per l’Italia, emerge l’importanza dell’economia del mare in generale e dell’industria armatoriale e dei porti in particolare: basti considerare che il 47% delle importazioni (in euro) dalla Federazione russa arriva via mare: 100% dei combustibili minerali (carbone); 40% del petrolio; 99% dei fertilizzanti, 91% dei mangimi.
Da questa necessaria presa d’atto si è mossa l’audizione di Confitarma davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame per la conversione in legge decreto “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”.
Il direttore generale Luca Sisto, intervenuto in videoconferenza, ha innanzitutto espresso la preoccupazione della Confederazione per la grave situazione in Ucraina esprimendo forte solidarietà alla popolazione del Paese. Entrando poi più nello specifico del problema causato dall’aumento dei costi energetici e dei carburanti, ha spiegato che per diversificare le fonti di energia occorre intervenire su ciò che è per sua natura flessibile: il trasporto marittimo, l’infrastruttura mobile per eccellenza, in quanto la nave consente di diversificare rapidamente i mercati di riferimento.
Il ruolo del trasporto marittimo
Guardando al settore del gas, la maggior parte del quale arriva tramite gasdotti, il ruolo del trasporto marittimo potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza da pochi fornitori. Per fare ciò è necessario che il nostro Paese riconsideri la politica in materia di rigassificatori e sostenga lo sviluppo della flotta di navi gasiere.
Alla luce della situazione, Confitarma, ha chiesto che al più presto venga convocato un tavolo istituzionale dedicato alla politica energetica dei prossimi decenni che ricomprenda anche il trasporto marittimo, settore definito anche dal Governo strategico per il Paese, come il periodo della pandemia ha testimoniato.
“Considerata l’insostenibilità del prezzo del bunker per le imprese di navigazione – ha concluso Sisto – Confitarma sollecita una misura per il ‘ristoro’ del ‘caro gasolio’ che, nel premiare il virtuosismo delle imprese di navigazione che utilizzano combustibili alternativi, possa essere di beneficio anche per il resto della flotta che utilizza bunker tradizionale”.