Convegno Angopi, Bellanova: la ripartenza passa dai porti, importanti riforme in via di definizione
“Porti: quali funzioni e beni pubblici?”. Questa la domanda centrale del convegno che si è svolto oggi, organizzato da Angopi, Associazione nazionale gruppi ormeggiatori e barcaioli dei porti italiani.
All’evento è intervenuta da remoto anche la viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, fornendo, tra l’altro, alcuni numeri del settore.
“Il sistema portuale italiano è un attore essenziale della catena logistica e del trasporto – ha detto Bellanova -. Ancora oggi il 90% delle merci mondiali viaggia via mare, così come il 57% delle nostre importazioni ed il 44% delle esportazioni: circa 500 milioni di tonnellate di prodotti sono movimentati ogni anno e, prima della pandemia, quasi 13 milioni di passeggeri transitavano sulle nostre banchine. La fase di ripartenza dovrà passare in maniera consistente dai porti e dobbiamo farlo velocemente, come purtroppo velocemente ci siamo fermati. In questo scenario i servizi tecnico-nautici, tra cui quello degli ormeggiatori e dei barcaioli, dovranno continuare a rappresentare il punto di equilibrio tra dinamismo e vivacità commerciale e salvaguardia primaria della sicurezza delle operazioni portuali”.
“Nelle difficoltà affrontate in questi anni – ha sottolineato Bellanova – la vostra realtà si è confermata ancora una volta imprescindibile punto di riferimento per il Governo, per il cluster marittimo e per tutto il territorio. Avete dimostrato spirito di sacrificio e resilienza, organizzando i servizi in funzione delle esigenze portuali, senza alcuna interruzione anche durante le fasi più dure della pandemia, salvaguardando così anche la competitività e l’attrattività dei nostri porti”.
Verso l’aggiornamento della Pianificazione strategica dei porti
La viceministra ha spiegato che in questi mesi il MIMS, oltre agli ingenti investimenti, sta definendo alcune importanti riforme con una visione di insieme e coordinamento tra istituzioni, associazioni e stakeholder del comparto marittimo, confermando la necessità di una collaborazione trasversale su tematiche come ambiente, sicurezza, digitalizzazione e semplificazione delle procedure.
In primo luogo l’aggiornamento della Pianificazione strategica dei porti, per una visione unitaria del sistema marittimo italiano. Quindi, la revisione della legge quadro 84/94, con particolare riguardo alla trasparente ed equilibrata gestione dei beni comuni ed alle modalità di rilascio e rinnovo delle concessioni portuali nell’ottica della concorrenza.
La cornice, ha poi specificato Bellanova, dovrà essere quella delle norme comunitarie tenendo conto naturalmente anche delle peculiarità dell’organizzazione portuale italiana, soprattutto in riferimento a un servizio di interesse generale, che riguarda la sicurezza integrata, intesa come sicurezza della navigazione, degli approdi, delle persone e dell’ambiente marino, “servizio proprio per questo disciplinato a livello centrale dal Ministero e a livello decentrato dall’Autorità marittima, di intesa con le Autorità di sistema portuale”.