FAI Conftrasporto contraria al trasferimento dello scalo di Marina di Carrara dalla Liguria alla Toscana
Il Presidente Uggè: “La strategicità non può essere decisa a tavolino”
Fai-Conftrasporto interviene in merito al dibattito sollevato lo scorso settembre dall’onorevole toscano Andrea Barabotti, che ha proposto di trasferire il porto di Marina di Carrara dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Orientale a quello dell’Autority di Livorno.
Per Fai- Conftrasporto, la più grande associazione di categoria degli autotrasportatori, trasferire le competenze dello scalo di Marina di Carrara dalla Liguria alla Toscana sarebbe dannoso a livello economico per motivi legati alla logistica e al flusso di merci movimentate proprio grazie alla vicinanza tra il porto di Marina di Carrara e quello di Spezia.
Queste le parole di Paolo Uggé, Presidente FAI-Conftrasporto, che commenta così sulla proposta di trasferimento:
“A volte certe proposte nascono senza tenere conto delle evidenze ambientali, economico e funzionali, ma in particolare senza tenere conto delle ripercussioni sul tessuto sociale. E’ il caso della proposta avanzata di trasferire il porto di Marina di Carrara dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Orientale a quello dell’Autority di Livorno”
E ancora: “La logica dei trasporti e della logistica si svolge su flussi e non su valutazioni politiche o interessi territoriali. Non v’è dubbio che La Spezia sia in linea diretta con il valico del Brennero e quindi già questo dovrebbe far riflettere sulla funzionalità economica, sui flussi di traffico che ne derivano, e sull’inquinamento generato”.
L’intervento di Paolo Uggè, Fai-Conftrasporto
“Le due realtà portuali, peraltro poco distanti, sembrano logisticamente destinate a rafforzare la loro funzione in favore dell’interesse economico non solo della Liguria ma delle attività di autotrasporto e di tutte quelle esperienze professionali che in questi anni si sono sviluppate. I dati ne sono un’evidente conferma.
Le imprese di autotrasporto e logistica che Fai-Conftrasporto rappresenta non possono che dichiararsi fortemente contrarie all’idea, solo bizzarra o frutto di una logica solo politica di chi non possiede conoscenze di come la politica dei trasporti debba essere funzionale agli interessi del sistema Paese e non di potentati locali.
Vi è poi, anche un aspetto legato allo sviluppo turistico che indurrebbe ad una riflessione attenta, onde non generare situazione sociale ed economiche drammatiche.
Per queste considerazioni Fai-Conftrasporto, la maggiore federazione dell’autotrasporto presente nel Cnel attraverso la Conftrasporto-Confcommercio, si unisce alle voci fortemente critiche rispetto alla bizzarra idea, frutto o di superficialità e di scarsa conoscenza di quanto il sistema dei trasporti e della logistica sia essenziale per la competitività del sistema produttivo e dell’intera economia nazionale.”- conclude il Presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè.
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