FISE Uniport propone nuove misure per innalzare gli standard di sicurezza nei porti
Dopo gli incidenti mortali che hanno avuto luogo nei porti di Trieste e Civitavecchia nel mese di febbraio, l’Associazione FISE Uniport ha partecipato a un tavolo tecnico di lavoro convocato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per discutere di sicurezza del lavoro nei porti.
Durante l’incontro, sono stati evidenziati gli standard di sicurezza attuali e le misure necessarie per aumentare ulteriormente la sicurezza nei porti.
Accelerare l’iter normativo, costituire un fondo per l’esodo anticipato e includere alcune figure professionali tra i lavori usuranti sono alcune delle proposte avanzate dall’associazione. Inoltre, una formazione mirata a promuovere un approccio comportamentale costantemente attento al rispetto delle regole e delle procedure è stata suggerita come necessaria per garantire un ambiente di lavoro sicuro.
Molto resta da fare dal punto di vista normativo, ma già da oggi l’associazione è al lavoro per far avere al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti un dettagliato pacchetto di proposte per garantire la sicurezza nei porti.
Il Vice Ministro Edoardo Rixi ha presieduto l’incontro che ha visto la partecipazione delle associazioni datoriali, delle organizzazioni sindacali e di rappresentanze dei Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Economia e delle Finanze.
La sicurezza del lavoro è un prerequisito per le imprese e FISE Uniport si impegna a promuovere misure concrete per garantire la sicurezza nei porti.