Gruppo Grendi: nave record e movimenti in crescita nel Porto Canale di Cagliari
Nell’ultimo fine settimana di settembre il terminal Mediterranean Intermodal Terminal Operator (MITO) ha accolto MSC Shuba B, la più grande nave portacontainer (circa 11mila teu di carico nominale) mai approdata nel Porto Canale di Cagliari, occupandosi della movimentazione dei container vuoti. La nave con una LOA, cioè lunghezza fuori tutto, di 330m ha effettuato oltre 2700 movimenti (5.312 teu) tra container e portelloni di stiva.
È uno dei molti scali gestiti lo scorso weekend dal Gruppo Grendi sia sulla banchina di MITO che sul terminal RO RO dove i risultati di movimentazione degli ultimi giorni fanno parlare di scommessa vinta nel rilancio di Porto Canale da parte di Grendi, sfruttando appieno le potenzialità strategiche del Gruppo che considera Cagliari hub logistico mediterraneo principe dei prossimi sviluppi verso il mercato internazionale.
“Abbiamo dotato il terminal gestito da MITO di 4 gru e 7 RTG (gru a portale gommato), equipment che ci consente già oggi di poter movimentare due navi di grandi dimensioni contemporaneamente – spiega Antonio Musso, amministratore delegato di MITO e di Grendi Trasporti Marittimi –. Inoltre, con il recente ampliamento della concessione a 620 metri di banchina e 140mila metri quadri di piazzale, abbiamo anche gli spazi per lo stoccaggio di container vuoti a servizio dei grandi vettori.
MITO continua nello sviluppo delle attività e nel consolidamento delle relazioni commerciali con compagnie di navigazione di tutto il mondo, mettendo a loro disposizione nel Porto Canale una infrastruttura flessibile e in grado di offrire tutti i vantaggi di un posizionamento centrale nelle rotte principali del Mediterraneo.
“Esprimiamo soddisfazione e vivo apprezzamento per il lavoro svolto da MITO, la cui attività, nel Porto Canale di Cagliari, sta consentendo e consolidando una vivace presenza di traffico contenitori che appare sempre più proiettata verso una crescita sia al livello nazionale che internazionale – commenta Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna –. Si tratta di un segnale importante per il compendio container, frutto di un lavoro serio e costante da parte del terminalista e di una virtuosa sinergia con la nostra Autorità di Sistema Portuale. Ci auguriamo di proseguire nel solco finora tracciato, affinché i risultati finora raggiunti possano costituire non un punto di arrivo, ma anche una base per una più consolidata ripresa a pieno regime del settore”.
Gli altri scali gestiti nel Porto Canale di Cagliari
Il Gruppo ha consentito parallelamente la gestione anche di altri scali negli stessi giorni: quello della CMA CGM (Mont Ventoux, LOA 183m) per caricare mezzi portuali necessari alle operazioni sul servizio Malta, Tunisia e Libia e quello RO RO delle navi Wedellsborg e Rosa dei Venti del Gruppo Grendi (GTM) che hanno effettuato tra sbarco e imbarco un totale di quasi 700 movimenti, pari a circa 1.450 teu equivalenti.
In totale quindi, durante il weekend, nei terminal cagliaritani del Gruppo si sono movimentati circa 6.750 teu equivalenti e con quasi 200 avviamenti.
“Con queste attività di transhipment – conclude Antonio Musso – contiamo di far crescere significativamente la movimentazione dei teu di MITO che, nel primo semestre, hanno già raggiunto quota 30mila. Puntiamo a quota 60.000 teu come obiettivo 2022”.