Gruppo Grimaldi: le navi diventano aspirapolvere del mare
Da anni il Gruppo Grimaldi è impegnato nella tutela dell’ambiente e per una sostenibilità sempre maggiore delle proprie attività. Per combattere il problema della crescente quantità di microplastiche presenti nei mari del mondo la compagnia partenopea ha messo a punto un sistema, testato e recentemente brevettato, capace di filtrare l’acqua di lavaggio dei sistemi di depurazione dei gas di scarico (scrubber) installati a bordo delle navi.
Si tratta di un’assoluta innovazione, ora pronta per la commercializzazione, nata dall’idea del Gruppo di trasformare le proprie navi in “aspirapolvere del mare”, che raccolgono particelle inquinanti e le rimuovono dall’acqua filtrata durante la navigazione. Gli scrubber di tipo open loop, già installati su decine di navi Grimaldi per permettere la depurazione dei gas di scarico, prelevano ogni giorno enormi quantità di acqua per poi immetterla nuovamente in mare; prima di farlo, i nuovi sistemi filtrano l’acqua e trattengono le microplastiche, evitando così che vengano ingerite da pesci e altri organismi marini ed entrino nella catena alimentare.
I test pilota del sistema sono incoraggianti: in un unico viaggio sulla rotta tra Civitavecchia e Barcellona una nave del Gruppo ha raccolto 64.680 microparticelle.
Proventi da licenze d’uso del brevetto per iniziative a favore dell’ambiente
La prima azienda ad aggiudicarsi la licenza non esclusiva per lo sviluppo e commercializzazione dell’impianto è stata Wärtsilä, operatore globale nel campo delle tecnologie per il settore marino ed energetico. La capacità di filtrare le microplastiche sarà una caratteristica integrata nei futuri sistemi di trattamento delle acque di lavaggio prodotti dal gruppo finlandese.
Un’innovazione che non apporterà benefici solo all’ambiente: il Gruppo Grimaldi devolverà i proventi derivanti dalle concessioni delle licenze d’uso del brevetto del nuovo sistema a favore di iniziative ed enti benefici.