Guardia Costiera e Assoporti: accordo per migliorare il monitoraggio del traffico navale
Mettere a fattor comune dati e informazioni di reciproco interesse, attraverso la condivisione con le Autorità di Sistema di dati e informazioni acquisiti nell’ambito della rete nazionale AIS (Automatic Identification System), il sistema comunitario di monitoraggio del traffico navale e d’informazione accentrato presso il Comando Generale della Guardia Costiera.
Questi gli obiettivi dell’accorso di collaborazione siglato presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, dal Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia costiera e l’Associazione dei porti italiani (Assoporti).
A sottoscriverlo, il comandante generale, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone e il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, alla presenza del ministro Enrico Giovannini che, alla guida del Dicastero, si è fatto personalmente promotore di un processo di “ammodernamento” dei porti italiani e di supporto al dialogo tra Autorità di Sistema Portuale e Capitanerie di porto, “due facce della stessa medaglia” per assicurare un’efficace governance del sistema portuale nazionale con la promozione dei traffici e la garanzia della sicurezza degli scali nazionali.
“Con questo accordo – ha dichiarato il ministro Giovannini – si rafforza la collaborazione tra le Autorità di Sistema Portuale e le Capitanerie di porto per migliorare l’efficienza delle attività portuali e la sicurezza del traffico marittimo. Lo scambio di informazioni sulle navi in procinto di entrare in porto consentirà di ottimizzare le attività degli scali e migliorare i servizi portuali per le navi commerciali e da crociera”.
Monitorare le navi in partenza e in arrivo nei porti
Il Comando generale fornirà informazioni essenziali relative alle navi presenti nei porti e nelle rade ricadenti nella giurisdizione delle Autorità di Sistema Portuale, così da supportare una forma avanzata e condivisa di monitoraggio sia delle navi in arrivo, sia di quelle in partenza, dal porto di origine o destinazione.
“L’accordo – ha spiegato l’ammiraglio Carlone – è finalizzato ad omogeneizzare la risposta all’utenza su tutto il territorio italiano, in accordo col più ampio disegno di efficientamento auspicato dal Ministro. Condividere, oltre all’eventuale scambio di dati e informazioni, specifiche esperienze o problematiche in modo da generare soluzioni condivise e sostenibili in chiave propositiva e di uniformità di governance dei porti”.
Da parte loro, le Autorità di Sistema Portuale, destinatarie dello scambio di informazioni, risponderanno del processo di adeguamento tecnologico necessario a sostenere lo sharing di dati, che saranno così utilizzati per finalità connesse all’efficientamento degli scali e dei servizi assicurati alle unità in transito; ciò a vantaggio dello sviluppo della portualità italiana, del trasporto e della sicurezza attrattiva del settore marittimo nazionale, in linea con il più ampio disegno governativo di rafforzamento della competitività del Paese marittimo per eccellenza, l’Italia.
“Ritengo che la sottoscrizione di questo accordo rappresenti un ulteriore passo in avanti rispetto agli obiettivi che ci siamo prefissati come Assoporti, ovvero quello di creare un rapporto sinergico con tutte le istituzioni che operano in ambito portuale – ha dichiarato il presidente Giampieri, a margine della sottoscrizione –. È la prima volta che c’è un accordo a livello nazionale per lo scambio dati continuativo con chi ha diretto accesso a tutte le informazioni delle navi in arrivo e partenza dai nostri porti e chi gestisce le aree demaniali portuali”.