Guerra e transizione ambientale: le criticità della navigazione al centro dell’Assemblea annuale Confitarma
La crisi geopolitica e le conseguenze causate dalla guerra tra Russia e Ucraina hanno complicato negli ultimi mesi le catene di approvvigionamento e i trasporti globali, già messi a dura prova dalla pandemia e alle prese con il delicato momento della transizione ambientale che potrebbe rimettere ulteriormente in discussione equilibri e assetti già pesantemente destabilizzati.
Questi alcuni degli argomenti al centro dell’Assemblea della Confederazione Italiana Armatori, che ha approvato, all’unanimità, il Bilancio consuntivo e la Relazione del Consiglio per l’anno 2021.
In apertura di lavori, il presidente Mattioli ha innanzitutto espresso a Emanuele Grimaldi i migliori auguri per l’incarico che assumerà il 22 giugno prossimo, quale Presidente dell’International Chamber of Shipping (ICS): “Siamo veramente molto orgogliosi di questa nomina che porta per la prima volta un italiano al vertice dell’associazione degli armatori mondiali – ha affermato Mattioli – è senz’altro un riconoscimento alla persona e all’azienda di Emanuele Grimaldi, ma anche all’operato di Confitarma e al ruolo dello shipping italiano che, nonostante le criticità di questi anni mantiene posizioni di grande rilievo nel ranking mondiale con una flotta giovane e tecnologicamente avanzata”.
La rivoluzione ambientale e le altre sfide per la navigazione
Grimaldi ha sottolineato la delicatezza dell’incarico che assumerà a breve in questo particolare momento in cui le sfide che la navigazione marittima deve affrontare sono veramente molte. Precisando come a suo avviso la principale preoccupazione non sia rappresentata né dalla pandemia o dalla guerra in Ucraina: la vera e propria rivoluzione da affrontare è quella ambientale. Su questo fronte ha confermato di volersi impegnare fortemente, convinto del fatto che per la transizione ecologica e una concreta decarbonizzazione, lo shipping deve puntare a diverse soluzioni a seconda delle diverse tipologie di navi.
Successivamente, le principali tematiche del settore sono state illustrate da: Mariella Amoretti, vice presidente con delega all’organizzazione interna e al bilancio; Carlo Cameli, presidente GT Porti e Infrastrutture; Cesare d’Amico, presidente del Gruppo di lavoro Cyber/Maritime security; Giacomo Gavarone, presidente GT Risorse umane e Relazioni industriali; Guido Grimaldi, presidente GT Transizione ecologica, tecnica navale, regolamentazione, ricerca e sviluppo; Beniamino Maltese, presidente del GT Finanza e diritto d’impresa; Lorenzo Matacena, presidente GT Trasporti e logistica corto raggio e autostrade del mare); Valeria Novella, vice presidente GT Trasporti e logistica internazionali, regolamentazioni e organismi internazionali e sicurezza; Barbara Visentini, consigliere confederale che coadiuva il vicepresidente Maltese per il marketing associativo e la comunicazione.
Le attività dei Giovani Armatori sono state illustrate dal vicepresidente Giovanni Cinque e quelle del Gruppo Tecnico dal segretario Leonardo Piliego.
Le ripercussioni del conflitto russo-ucraino sul trasporto marittimo
La conclusione dei lavori è stata affidata al presidente Mattioli, che si è soffermato in particolare sulle conseguenze del conflitto in Ucraina, che oltre alla drammatica situazione umanitaria, sta creando gravi ripercussioni in generale sugli scambi commerciali e in particolare sui trasporti marittimi che risentono della situazione di incertezza venutasi a creare a seguito delle sanzioni che Unione europea e Stati Uniti hanno imposto alla Russia, spesso basate su regole poco chiare, oltre al crescente fenomeno degli attacchi informatici.