Infortuni sul lavoro: MIT, Inail e Assoporti siglano un’intesa per la prevenzione
Nelle realtà portuali i lavoratori che si infortunano sono principalmente facchini e addetti alla movimentazione merci
Un protocollo triennale per la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro connessi alle operazioni e ai servizi portuali. Lo hanno sottoscritto il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri.
Nelle realtà portuali i lavoratori che si infortunano sono principalmente facchini e addetti alla movimentazione merci e al magazzino, seguiti dai conduttori di mezzi pesanti e camion e dai meccanici, riparatori e manutentori macchine su navi. Lo ha rilevato l’analisi di Infor.MO, sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi sul lavoro.
La maggioranza degli incidenti avviene nelle aree operative (banchine) o di viabilità e stoccaggio (piazzali) dei porti, mentre sulle navi le zone più a rischio sono quelle interessate dalle operazioni di carico e scarico merci. Le modalità di accadimento più frequenti sono gli investimenti, essendo la presenza del lavoratore a piedi ancora necessaria anche in cicli produttivi ad automazione crescente, le cadute dall’alto di gravi e le cadute dall’alto o in profondità dell’infortunato.