Inizia il percorso di riforma dei porti italiani: creata una commissione per l’analisi dei temi
Lo ha comunicato il deputato e vice ministro al MIT Edoardo Rixi
È stata una giornata di importanti sviluppi per la riforma dei porti italiani. Durante la riunione della Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale, i presidenti hanno votato a favore della creazione di una commissione dedicata all’analisi dei temi cruciali legati alla riforma. Questa decisione segna l’inizio di un percorso che mira a rafforzare e modernizzare il settore portuale del nostro paese.
Lo ha comunicato il deputato e vice ministro al MIT Edoardo Rixi.
La riforma dei porti rappresenta un’opportunità per migliorare l’efficienza e la competitività dei nostri scali, nonché per promuovere una gestione più sostenibile e integrata delle attività portuali. L’obiettivo finale è posizionare l’Italia come un hub logistico di riferimento a livello internazionale, favorendo la crescita economica e creando nuove opportunità occupazionali nel settore marittimo.
Prossimo incontro a luglio
Il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, comunicherà entro una settimana le varie criticità individuate, al fine di condividere le linee guida e gli obiettivi che saranno inseriti nella legge delega. L’obiettivo principale sarà mettere al centro l’interesse di ogni singolo scalo, rispettando le loro specifiche vocazioni territoriali e specialistiche.
Inoltre, si è chiesto uno screening per valutare tutti gli interventi riguardanti il Fondo complementare, al fine di riprogrammare immediatamente i fondi e sfruttare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinate al settore marittimo.
Il prossimo incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) si terrà nei primi giorni di luglio. Come sottolineato dal Ministro Matteo Salvini nel suo saluto, tutte le Autorità portuali sono coinvolte in questa riforma, assumendo un ruolo da protagonisti. Questo processo si rivela indispensabile non solo per il settore portuale, ma anche per l’economia nazionale nel suo complesso.