Interporto di Trieste: l’esercizio 2020 si chiude con una produzione di 8 milioni di euro
Durante la pandemia Covid-19 l’Interporto di Trieste ha continuato a operare, garantendo la piena operatività dei servizi interportuali e la continuità della circolazione delle merci e dei beni di prima necessità, nonostante la chiusura sia di intere filiere industriali sia dei confini di Stati e Regioni.
L’assemblea dei soci odierna ha approvato il bilancio d’esercizio 2020 e nominato il nuovo consiglio di amministrazione confermando Paolo Privileggio come presidente e amministratore delegato.
L’esercizio 2020 si chiude con una produzione vicino agli 8 milioni
Nonostante il calo dei traffici internazionali e il fortissimo rialzo dei costi delle spedizioni marittime delle merci, la società, che conta 39 dipendenti di cui 10 stabilizzati nel corso dell’anno, ha movimentato: 331.617 tonnellate di merci; 6.746 containers, 4.166 unità intermodali, pari a 18.164 TEU; 328 treni intermodali e general cargo allestiti, per un totale di 4.265 vagoni.
L’esercizio 2020 si è chiuso con valore della produzione vicino agli 8 milioni di euro ed un utile d’esercizio di poco superiore ai 40.000 €, che confermano la solidità dell’azienda anche in un periodo instabile per tutto il settore.
Nonostante le difficoltà legate alla pandemia Interporto di Trieste ha continuato a lavorare sui propri obiettivi di crescita perseguendo una strategia di collaborazioni internazionali che hanno portato, nei primi mesi del 2021, l’ingresso di Duisburger Hafen AG nella compagine sociale e alla nomina di un suo rappresentante all’interno del nuovo Consiglio di Amministrazione.