La sfida della Cybersecurity in ambito marittimo-portuale: un webinar Assarmatori e Uniport
Il ricorso sempre più massiccio a tecnologie informatiche per la gestione e lo scambio di dati e informazioni, la disponibilità di sistemi sempre più avanzati per la navigazione e per la gestione delle operazioni di terra rappresentano un’opportunità di crescita e di sviluppo per il comparto del trasporto marittimo difficilmente immaginabili fino a qualche anno fa. Anche la pandemia da Covid-19 ha contribuito in questo senso, portando alla luce il valore del lavoro a distanza come opportunità per questo settore, che certamente acquisterà un crescente peso anche a emergenza finita.
Il rovescio della medaglia di questi che sono fattori incontrovertibilmente positivi è costituito dalla crescente esposizione di operatori e istituzioni ad attacchi informatici, ormai sempre più frequenti e sempre più sofisticati. Attacchi che non risparmiano neanche il trasporto marittimo, esposto quanto e talvolta più di altri comparti a queste minacce.
Queste le premesse da cui è partito il webinar “Cybersecurity nell’ambito marittimo-portuale”, organizzato da Assarmatori (Associazione che riunisce numerose compagnie italiane di navigazione e alcune tra le principali compagnie estere attive in ogni settore del trasporto marittimo) in collaborazione con Fise Uniport (Associazione delle imprese portuali), entrambe aderenti a Conftrasporto-Confcommercio.
La discussione è stata aperta dai saluti di Enrico Allieri, responsabile dell’area Ship Technology, Maritime Safety & Environment di Assarmatori, e da due interventi introduttivi sul versante nave e terminalistico, curati rispettivamente da Stefano Beduschi, deputy senior vice president Italia Marittima Spa e presidente della Commissione Tecnica Ship Technology, Maritime Safety & Environment di Assarmatori, e dal com.te Vito Leo Totorizzo, ISTO SPAMAT Srl, vicepresidente di Uniport con delega all’Information & Communication Technology.
Creare un ecosistema cyber resiliente
Nel suo intervento Giacomo Speretta, senior vice president Marketing, Business Development & Sales Strategy di Leonardo Spa, ha sottolineato come dall’International Maritime Organization arrivi l’indicazione a creare un ecosistema cyber resiliente: la tutela dal rischio cibernetico diventa, dunque, cruciale anche per il settore marittimo, e in questo contesto il supporto da parte di aziende specializzate in sicurezza globale diventa imprescindibile per le società del settore che vogliono tutelarsi dai rischi cibernetici. “Non si può più navigare a vista”.
Gli aspetti strettamente tecnici e organizzativi del problema sono stati affrontati da Giorgio Volta e Rodolfo Zunino del Dipartimento di ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni – DITEN dell’Università degli Studi di Genova.
I docenti hanno spiegato nei loro interventi quanto l’organizzazione di un porto sia articolata e ricca di interazioni fra le società presenti e molte infrastrutture critiche che erogano i loro servizi. Se uno degli attori fosse vittima di un attacco informatico potrebbe causare un “effetto domino” non voluto, mettendo in crisi diverse strutture. Per contrastare tali minacce digitali serve dunque, ha sottolineato Volta “una buona strategia di Security Governance”.
Alla luce di questa complessità e articolazione di soggetti e professionalità, il prof. Zunino ha sottolineato la necessità di un innalzamento del livello di competenza, attenzione e consapevolezza. In questo senso si delinea come imprescindibile una mission di formazione strutturata e multidisciplinare, capace di offrire un quadro organico di competenze non solo tecniche ma anche organizzative, di governance e comportamentali.
In conclusione l’intervento di Orietta Campironi, chief Information Officer di Ignazio Messina &C. Spa, che ha ribadito come la cybersecurity costituisca sempre più un aspetto critico, essenziale per preservare la continuità e la sicurezza operativa, la sicurezza della nave, degli asset e delle persone, nella consapevolezza che il cyber-crime rinnova continuamente tattiche, tecniche e procedure con l’intento di eludere le difese e muoversi senza ostacoli. Di conseguenza: “La strategia e l’approccio alla sicurezza richiedono un livello di consapevolezza e di attenzione ancor più alto”.