Merci a Genova. Si punta sul ferro
Pronti gli investimenti dell’Authority portuale in sinergia con Fs
Il trasporto merci via treni nello scalo genovese è cresciuto di circa tre punti percentuali, raggiungendo il 16,6% nel 2022 con ben 400.000 teu trasportati. Ma l’obiettivo è arrivare al 20-25% nel minor tempo possibile per poi giungere al traguardo fissato in ambito Ue del 30% entro il 2030. Si prevede una crescita dei volumi del traffico container dagli attuali 8.955 treni ad oltre 11.000 treni nel 2027, con un tasso di crescita media annua pari al 3,6%.
A fissare la tabella di marcia è stato il presidente dell’authority, Paolo Emilio Signorini.
La strategia
Completare i lavori in corso, utilizzare i binari 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, sviluppare le aree intermodali, programmare incentivi, lavorare in piena sinergia con Fs. È questa la strategia messa in campo dall’Authority portuale di Genova e condivisa dall’amministratore delegato di Fs, Luigi Ferraris.
Lo sviluppo sarà possibile grazie al potenziamento dello scalo di Campasso, che sarà il vero e proprio retroporto di Genova per capacità, traffico e complessità di gestione. Il suo potenziamento prevede la realizzazione di otto nuovi binari e il ripristino dei binari nella tratta a nord di Campasso, verso Bivio Fegino.
I dati
Nel 2022 il Sistema portuale del Mar Ligure occidentale, che comprende Genova, Savona e Vado, ha superato i 10.000 treni trasportando oltre 418.000 teu. Rispetto all’anno precedente vi è stata una crescita del 9,7%. Sono attivi circa cento servizi settimanali di andata e ritorno dagli scali. Secondo Fs sono stati trasportate merci per oltre 2,6 milioni di tonnellate con 5.500 treni sul bacino di Genova e Pra’, corrispondenti al 48,4% del totale dei treni movimentati nel bacino. Nel solo porto di Genova, invece, negli ultimi cinque anni, il trasporto merci via treni è cresciuto di circa tre punti percentuali.