Porti, aumento dei costi energetici e contrazione dei traffici: Assiterminal chiede l’intervento del Governo
Aumento costi energetici e indicizzazione dei canoni concessori demaniali, Assiterminal chiede l’intervento del Governo: “In arrivo la tempesta perfetta”.
Si sono svolti in questi giorni iniziative e incontri a Roma per i vertici di Assiterminal: il 28 novembre con il convegno “I porti tra nuove identità e vecchi orizzonti” ha fornito diverse indicazioni sugli scenari del lavoro portuale, in termini di esigenze sui profili professionali, prospettive di trasformazione e evoluzione delle esigenze formative e progetti specifici per le aziende del terminalismo.
Temi ripresi e sviluppati, insieme al Direttore Ferrari e dal Presidente Comm Normativa&Finance Tomaso Cognolato nel corso degli incontri successivi con il presidente IX commissione Camera Deidda, con il VP VIII Commissione Senato Sen Lorenzo Basso e soprattutto con il Vice Ministro MIT On Edoardo Rixi, dalla struttura del Gabinetto del MIT.
L’associazione ha rappresentato la sempre più strategica necessità di una governance forte e centrale anche per una realizzazione efficace dei progetti inclusi nel PNRR.
L’analisi di contesto evidenzia in particolare come l’emergenza del combinato disposto dell’aumento dei costi energetici con l’indicizzazione dei canoni concessori demaniali e una progressiva contrazione dei traffici (import export, ma anche la non piena ripresa delle crociere) che si intravvede anche per i primi mesi del 2023, possa provocare un effetto negativo sulle aziende terminaliste, peggiore di quello pandemico, aumentando i costi di più del 25% rispetto all’anno corrente.
Interventi di semplificazione e prospettive di transizione energetica
“Si sono condivise diverse proposte normative che auspichiamo possano finalizzarsi attraverso la conversione delle prossime norme – ha spiegato il presidente di Assiterminal Luca Becce -. Si è convenuto sulla necessità di rendere costante il confronto per pianificare non solo interventi di semplificazione ma anche volti a creare presupposti concreti per incentivare ad esempio, la transizione energetica (attraverso un modello di comunità energetica aperta anche ai concessionari portuali), l’intermodalità (creando target e obiettivi misurabili su cui applicare meccanismi incentivanti per il trasporto via ferrovia da e per i terminal), il lavoro (individuando gli strumenti più adeguati per favorire il bilanciamento tra esigenze di nuove figure professionali e la riqualificazione di quelle esistenti)”.
I focus delineati puntano a individuare misure adeguate per l’incentivazione dell’intermodalità ferroviaria e per la sostenibilità energetica dell’operatività di terminal e imprese.
Assiterminal, infine, si è impegnata a fornire a breve alcune proposte funzionali all’individuazione di alcuni profili di lavori portuali tra le categorie usuranti, misure per l’incentivazione dell’utilizzo di sistemi di gestione sicurezza e formazione dei lavoratori: “Tutto in linea con i progetti concreti che abbiamo lanciato tra i nostri associati quali PortSafetyValue, PortDigitale&Innovation e PortPeopleAcademy”, ha concluso Becce.