Porti Campania: dal 24 giugno attiva la piattaforma digitale unica
La piattaforma permetterà di gestire in maniera più efficiente il traffico marittimo dei porti di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia
Nei porti della Campania, dal 24 giugno, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale (AdSP MTC) ha attivato a disposizione di operatori e autorità di controllo un’unica piattaforma digitale per gestire il traffico marittimo dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.
La piattaforma digitale unica accelererà le operazioni nei porti della Campania permettendo di gestire il traffico marittimo dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, dall’arrivo della nave fino allo svincolo finale della merce.
Il Port Community System nei porti della Campania
La piattaforma digitale in arrivo nei porti della Campania deriva dal Port Community System (PCS), lo standard europeo di gestione dei flussi informativi portuali tramite un’unica piattaforma digitale. Il sistema è mutuato da quello attualmente in uso nello scalo toscano di Livorno. Il PCS, che sta lentamente implementandosi nei porti italiani ed europei, va a cambiare le modalità standard di condivisione dati sul traffico marittimo tra gli attori coinvolti, abbattendo i tempi delle operazioni di importazione ed esportazione della merce.
La presentazione-test per il PCS
Lo scorso 13 giugno nella Sala del Comitato dell’AdSP, si è tenuta una riunione di presentazione e test del funzionamento del PCS per i tre porti della Campania. Nel corso della riunione è stato possibile verificare come il PCS dei porti sia pronto e perfettamente funzionante.
Alla riunione erano presenti Donato Liguori, Direttore Generale per le politiche integrate di mobilità sostenibile, la logistica e intermodalità del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT), Giuseppe Grimaldi, Segretario Generale AdSP MTC e Ugo Vestri, responsabile del procedimento.
Il PCS avanzato entro il 2026
Il PCS Avanzato sarà attivato entro il 2026. Afferma Liguori: «L’avvio del PCS rientra in un più ampio piano statale da circa 250 milioni di euro per la digitalizzazione della catena logistica. Il lavoro fatto per i porti di Napoli e Salerno costituirà un riferimento fondamentale per il sistema-Paese in quanto il raggiungimento di uno standard nazionale ed europeo sulla digitalizzazione portuale richiede necessariamente un solido funzionamento locale dei singoli porti».
Il Port Tracking e il TOS
Tra le varie operazioni portuali digitali c’è poi anche il port tracking permette di velocizzare i tempi di evasione delle pratiche commerciali e doganali. Digitalizzando ad esempio tutte le fasi che portano allo svincolo di un container, l’autista che dovrà ritirare il contenitore potrà prenotarsi per tempo, riducendo così le code ai terminal portuali ed eliminando la congestione dei mezzi pesanti in entrata e uscita da un porto.
Inoltre, la digitalizzazione in un’unica piattaforma permetterà al Port Community System di interfacciarsi con il Terminal Operating System (TOS), lo standard digitale di gestione dei terminal portuali.
L’impatto della piattaforma
Per il Segretario Grimaldi «Lo sviluppo e collaudo del PCS dei porti della Campania sono stati molto veloci, considerando che la Convenzione con l’AdSP di Livorno risale ad appena quattro mesi fa. Un sistema informatico del genere avrà un impatto notevole sulla catena logistica portuale, rendendola ancora più competitiva».
Per il Presidente dell’ AdSP del Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, ” La cooperazione digitale tra i sistemi portuali italiani è un modello vincente, permettendo una maggiore uniformità delle procedure a livello nazionale. L’attivazione del PCS nei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia renderà più intelligente e sicuro lo scambio di informazioni tra ente pubblico, operatori portuali e organismi di controllo».