Porti del Lazio: Civitavecchia guida la ripresa nel primo trimestre 2022
Nei Porti di Roma e del Lazio prosegue la ripresa post pandemia già delineatasi nella seconda metà dello scorso anno. Nel primo trimestre 2022 il traffico merci complessivo registrato nei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta è in crescita del 15,9% rispetto al primo trimestre del 2021, con 3.466.595 tonnellate totali di merci movimentate.
“Continua l’inversione di tendenza del sistema portuale laziale con riferimento ai traffici del settore commerciale – commenta il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino –. I dati ci dicono che il lavoro che stiamo portando avanti da oltre un anno inizia a dare i suoi frutti e, con fiducia e impegno, continueremo sulla strada del pieno rilancio dell’intero network. Gli stessi dati confermano che è il porto di Civitavecchia a trainare la ripresa poiché registra un traffico commerciale complessivo in crescita anche rispetto al primo trimestre del 2019 (+6,8%), ultimo anno di riferimento prima della crisi pandemica. Ma anche il porto di Gaeta ci sta dando grandi soddisfazioni, così come a Fiumicino la ripresa del traffico aereo ha riportato in positivo la movimentazione del jet fuel. Anche il settore delle crociere è in ripresa, con la previsione di arrivare a circa 1,5 milioni di turisti a fine anno e di avere una piena e definitiva ripresa sui valori del 2019 nel 2023”.
Porto di Civitavecchia
Analizzando i dati nello specifico, il porto di Civitavecchia chiude il I trimestre dell’anno in corso con un +14,3% e 2.551.158 tonnellate totali (+318.717), registrando un incremento in tutte le principali categorie merceologiche ad eccezione delle rinfuse liquide (essenzialmente prodotti raffinati) che subiscono un calo del 16% (-28.784 tonnellate).
Le rinfuse solide, al contrario, aumentano di oltre il 32% (+195.718). Tra queste ultime si segnala l’incremento del carbone (+40,9%; +186.829 tonnellate) e delle “altre rinfuse solide” (+39,2%; +16.450 tonnellate), mentre i prodotti metallurgici e i minerali grezzi subiscono un calo rispettivamente del 2,3% (-2.261 tonnellate) e del 49,2% (-3.150).
Tra la categoria “merci in colli”, per la quale l’incremento è pari al 10,5% (+151.783 tonnellate) si evidenzia la crescita del 13,3% (+160.137 tonnellate per complessive 1.360.405 tonnellate) del traffico Ro-Ro.
Per quanto riguarda i contenitori, si registra un incremento del 13,3% (+3.309) con 28.170 TEUs totali.
Positivi anche i dati del traffico passeggeri, sia di linea (111.918) che crocieristico (58.186) che, rispettivamente, registrano un incremento del 34% (+28.424) e del 460,5% (+47.805).
In aumento anche il traffico di automezzi che registra un totale di 129.952 e un +16,2% (+18.100). Tra questi ultimi si evidenzia la crescita della sottocategoria “mezzi pesanti” (+14,2%; +8.522) e il significativo aumento di quella “autopasseggeri” imbarcati/sbarcati (+47,1%; +10.115).
Porti di Fiumicino e Gaeta
Anche negli altri due porti del network laziale i primi tre mesi del 2022 fanno registrare un importante aumento del traffico complessivo rispetto allo stesso periodo del 2021.
In particolare, nel porto di Fiumicino, che sostanzialmente movimenta soltanto prodotti raffinati (jet fuel) per l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”, l’incremento è pari al 18,9% (+73.629 tonnellate) per un totale di 462.289 tonnellate. In crescita (+25%) anche il numero degli accosti che passa dagli 8 del primo trimestre 2021 ai 10 del 2022.
Nel porto di Gaeta sono state movimentate 453.148 tonnellate, con un incremento del 22,3% (+82.770 tonnellate). Si registra un aumento del 19,4% (+7) degli accosti e risultano in crescita tutte le principali tipologie merceologiche: le rinfuse liquide, con un totale di 246.106 tonnellate, aumentano del 13,8% (+29.939) mentre le “merci varie in colli” (big-bags), con un totale di 13.213 tonnellate, crescono del 193,6% (+8.713).
Tra le rinfuse solide, invece, che nel complesso aumentano di quasi il 30% (+44.118) per 193.829 tonnellate totali, a crescere maggiormente sono le tre sottocategorie dei “prodotti metallurgici, minerali e materiali ferrosi” (+33,1%; +4.475) per 18.000 tonnellate totali, dei “minerali grezzi, cementi e calci” che, con un totale di quasi 100.000 tonnellate registrano un aumento del 53,9% (+34.958) e delle “altre rinfuse solide” che raggiungono le 8.300 tonnellate e un +361,1% (+6.500 tonnellate).