Porti del Mar Ligure Occidentale: ad aprile rallenta la crescita dei volumi merci
Le tensioni geopolitiche mondiali continuano ad avere ripercussioni sugli spostamenti di persone e merci e quindi sui risultati dei porti, alle prese con le strozzature e i rallentamenti determinati in particolare dalla guerra tra Russia e Ucraina e con la quarantena pressocchè totale nella regione cinese di Shanghai. Fattori che hanno certamente contribuito al rallentamento nel mese di aprile della crescita dei volumi che si era consolidata nel primo trimestre.
Nel mese appena trascorso nei porti del Mar Ligure Occidentale (Genova, Savona, Vado Ligure) sono state movimentate 5.561.231 tonnellate di merci, +4,3% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il progressivo dell’anno in corso si attesta a 22.134.691 tonnellate (+10,5% vs. 2021), non distante dai risultati del 2019 (-1,7%).
Nel dettaglio delle diverse merceologie e modalità di trasporto, registrano una battuta di arresto i traffici convenzionali (-1,7%), mentre rimane positivo ma con una tendenza al “raffreddamento” il trend dei container (+1,7%).
Continuano, invece, a crescere in maniera sostenuta gli olii minerali (+10,5%), che restano però ancora lontani dai livelli di traffico precedenti allo scoppio della pandemia (-10,2%).
I risultati dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure
Dal punto di vista dei risultati ottenuti nei singoli scali del sistema, i porti di Savona-Vado Ligure chiudono il mese di aprile con un calo del 4,2% rispetto allo stesso mese del 2021 (- 0,4% rispetto al 2019), mentre un rallentamento più contenuto è stato registrato nel porto di Genova (-0,6% rispetto al 2021 e -1% rispetto al 2019).
Il risultato progressivo mostra, invece, andamenti più divergenti, con gli scali di Savona-Vado Ligure che registrano un calo dell’1,6% rispetto al 2021 e del 7,2% rispetto al 2019 e quello di Genova che cresce del 4,9% rispetto al primo quadrimestre del 2021 e dello 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il rallentamento che ha contrassegnato il porto di Savona è prevalentemente dovuto al calo registrato dai prodotti forestali (-45,7% ad aprile) e a quello del traffico rotabile (-6,8% in termini di tonnellate).
Continua la ripresa del traffico passeggeri
Il comparto dei passeggeri progredisce verso un ritorno a livelli normali di traffico, seppure ancora molto lontano dai volumi degli anni precedenti alle restrizioni.
Nel mese di aprile sono transitati per gli scali del sistema 186.540 passeggeri, che rappresentano oltre la metà (51,5%) del progressivo del 2022 (362.489).
In dettaglio, il dato relativo ai traghetti si attesta a 82.075 passeggeri, ancora distante dai risultati del periodo precedente alla pandemia, ma comunque positivo, in quanto continua a restringersi il divario rispetto ai volumi di traffico del 2019.
Sul versante delle crociere, seppure il numero di passeggeri risulti ancora molto distante dagli anni precedenti al 2020, il risultato del mese torna a superare le 100 mila unità (104.465), in concomitanza con la ripresa della stagione primaverile.
Tale tendenza risulta confermata anche dal numero di toccate registrate ad aprile nei porti del sistema (39 vs. 44 nel 2019)