Porti del Mare Adriatico Centrale: passeggeri e merci in crescita nel segno della sostenibilità
I porti del Mare Adriatico Centrale nel 2021 hanno movimentato 11,9 milioni di merci, registrando una crescita del 21% rispetto al 2020, e hanno accolto 729.067 passeggeri in transito, in aumento del 92% rispetto al 2020.
Prosegue inoltre l’impegno dei porti per la sostenibilità economica, sociale e ambientale, come attestato nel primo Bilancio di sostenibilità redatto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, un documento che raccoglie quanto attuato nel 2021 e che presenta le indicazioni operative del prossimo futuro.
“La vera sfida sarà lo sviluppo complessivo del sistema e di ogni singolo porto secondo le proprie ambizioni e caratteristiche – spiega il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Vincenzo Garofalo –. L’obiettivo che dobbiamo raggiungere sarà quello di crescere nei traffici, negli scambi e nell’economia valorizzando le doti di ogni scalo e rafforzando la ricaduta positiva che possono generare sulle comunità di Marche e Abruzzo, grazie alle capacità di moltiplicatore che posseggono i porti, tassello fondamentale per esaltare le specificità dei territori. Per fare ciò terremo un confronto continuo con le istituzioni, le imprese, gli operatori portuali e con le comunità”.
Fra le priorità dell’Autorità di sistema portuale, la volontà di cogliere le opportunità di crescita e sviluppo utilizzando efficacemente i fondi nazionali e del Pnrr a disposizione, per circa 200 milioni di euro. “È necessario – aggiunge il presidente Garofalo – concludere l’iter del Documento di programmazione strategica di sistema portuale. Sono questi gli strumenti di programmazione e finanziari di riferimento per assicurare la transizione dei porti del mare Adriatico centrale verso uno sviluppo sostenibile, elemento orizzontale presente in ogni azione di crescita degli scali”.
Sostenibilità, digitalizzazione e cooperazione istituzionale
Rimane centrale per l’AdSP il tema dello sviluppo sostenibile, presente in ogni azione di crescita degli scali, alla base del potenziamento e la manutenzione delle infrastrutture e il miglioramento delle connessioni terrestri da cui possono venire ulteriori spinte per la crescita dei volumi degli scali, da Pesaro a Vasto, e per dare concretezza allo sviluppo delle Zone economiche speciali.
I porti proseguono il proprio percorso di digitalizzazione, il lavoro per il ripristino dei fondali e la relativa gestione dei sedimenti, l’incremento della qualità delle acque costiere, la gestione dei rifiuti e la riduzione delle emissioni marine. Quest’ultime grazie agli investimenti per la realizzazione di impianti di “cold-ironing”, con lo scopo di abbattere l’inquinamento delle navi grazie all’elettrificazione delle banchine.
Fra le azioni elencate nel Bilancio di sostenibilità centrale è anche un’organizzazione della struttura capace di rispondere con tempismo ed efficacia alle richieste degli operatori e ai cambiamenti dei mercati e delle priorità di policy, della security e della prevenzione sul lavoro.
“Il principale sforzo sarà quello di dare pieno compimento ai documenti programmatici e organizzativi approvati dal Comitato di gestione nel corso del 2022 – spiega il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Salvatore Minervino –, il Piano integrato di attività e organizzazione, nella sua prima applicazione, e il Piano operativo triennale, valorizzando appieno i recenti investimenti volti a digitalizzare le procedure interne ed esterne dell’Autorità di sistema, tra cui lo Sportello unico amministrativo”.
Sarà prioritaria, per l’AdSP, anche la prosecuzione di una cooperazione con le istituzioni collegate all’ambito portuale per proseguire i progetti di innovazione tecnologica indispensabili al miglioramento della competitività dell’Autorità di sistema portuale e dei porti e al supporto allo sviluppo economico del territorio.