Porti della Liguria Occidentale: 2,5 miliardi di investimenti in tre anni per infrastrutture, sicurezza, digitalizzazione
“Arrivati alla quinta edizione di Un mare di Svizzera risulta evidente l’interesse per l’Italia, per Genova, per il Nord Ovest, per la Svizzera e più in generale per il corridoio Reno Alpi ed è giusto confrontarsi in questa importante occasione illustrando le ultime novità relative al sistema portuale del Mar Ligure Occidentale”.
Così il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, aprendo il suo intervento in occasione dell’edizione 2022 del forum internazionale su logistica, infrastrutture e trasporto svoltosi a Lugano. Successivamente Signorini si è soffermato su alcuni punti strategici del ragionamento che lega il sistema portuale dei porti di Genova e Savona alla Svizzera ovvero il potenziamento del corridoio Reno Alpi, dei nodi logistici e dei volumi di traffico tra i due Paesi.
Ampio spazio è stato riservato anche ad illustrare lo stato dell’arte delle opere in atto nel sistema portuale, principalmente legate al Programma Straordinario degli Interventi e agli obiettivi futuri, soffermandosi in particolare sull’accessibilità marittima – ricordando che i lavori per la realizzazione della nuova diga partiranno a inizio 2023 e dovranno concludersi entro novembre 2026, come previsto dal PNRR – sull’accessibilità stradale, ferroviaria e aerea sottolineando come rendere il corridoio più performante è di primaria importanza per Italia e Svizzera.
“Una porta d’ingresso da sud che garantisca standard di operatività elevati consente di avere maggiori volumi sul territorio, maggiori attività logistiche e maggiori servizi, tutti settori in cui la Confederazione Elvetica ha una posizione di forza – ha sottolineato Signorini –. È stato uno sforzo importante per l’amministrazione realizzare 60 gare di cui 34 appalti integrati per un totale di 2,5 miliardi in tre anni. Una stazione appaltante in grado di svolgere un lavoro di questo tipo ci permette di guardare con fiducia al futuro immaginando che negli anni a venire saremo in grado di affrontare nuove sfide”.
Gli investimenti dell’AdSP sul traffico ferroviario e gli obiettivi al 2026
Signorini si è inoltre concentrato sul traffico ferroviario e su come l’AdSP stia investendo per consentire l’aumento della quota di traffico con questa modalità. “Come Sistema, dal 2018 al 2022 – ha spiegato – siamo cresciuti del 24,5% per numero di treni complessivi. Allora il rail-ratio era 13,4% ora abbiamo raggiunto il 16,5 % grazie anche al potenziamento dei collegamenti con Svizzera e Germania”.
Nel prosieguo dell’intervento Signorini si è soffermato sugli obiettivi da raggiungere entro il 2026:
- la conclusione di tutti i progetti infrastrutturali del Programma Straordinario degli Interventi;
- l’avvio di nuovi investimenti come il completamento del processo di digitalizzazione – in particolare quello legato alle operazioni ai varchi –;
- l’integrazione operativa del sistema portuale con le aree retroportuali;
- la fluidificazione dei flussi veicolari e ferroviari;
- l’innalzamento dei livelli di security e l’implementazione del Port Community System.
In chiusura Signorini ha sottolineato il valore strategico della sostenibilità, ricordando le principali attività che l’Autorità di Sistema portuale sta portando avanti in questo senso, quali l’efficientamento energetico, il cold ironing, il fotovoltaico e l’utilizzo di combustibili meno inquinanti.