Porti: entrano in vigore a Brindisi i nuovi limiti di altezza delle navi
Il porto di Brindisi saluta con soddisfazione l’entrata in vigore dei nuovi limiti di altezza delle navi.
Durante una conferenza stampa congiunta, il presidente dell’AdSP del Mar Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti, il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.V. (Cp) Fabrizio Coke, il direttore centrale Vigilanza Tecnica Enac, Claudio Eminente, hanno illustrato i nuovi limiti di ingombro e sopratturro le prospettive che, conseguentemente, si aprono per il porto di Brindisi, a seguito dell’innalzamento dell’air-draft, dopo l’esecuzione dei lavori della direttrice pista 13/31, finalizzati alla modifica dell’inclinazione del sentiero di discesa aeroportuale.
Nuovi limiti di ingombro per le navi: cosa è cambiato?
Ma, in sostanza, cosa è cambiato? La soglia pista dell’aeroporto è stata avanzata di circa 200 metri, ciò consentirà al porto di Brindisi di operare con limiti di ingombro in altezza delle navi ben diversi da quelli che sino ad oggi hanno costretto lo scalo marittimo ad una operatività fortemente condizionata. Al termine dei lavori, Enav ha condotto uno studio che ha consentito di rivedere, aumentandoli, i limiti di ingombro in porto. Tre le modifiche sostanziali apportate: i limiti di ingombro (air-draft delle navi) all’ormeggio che passano da 36 a 45metri (fino ad arrivare a 50 metri presso le banchine di Punta delle Terrare e a 62metri a Punta Riso, Costa Morena Est Testata Nord, Sant’Apollinare, ecc.); il limite air-draft per il transito delle navi senza coordinamento (ossia senza l’emanazione di notam appositi per navi che superavano tale altezza) che passa da 30 metri a 41 metri; infine, la posizione del limite per il transito delle navi senza coordinamento.
In sostanza, la posizione della nuova congiungente che determina il limite del transito delle navi, con air-draft 41 metri senza coordinamento, corre, ora, dal fanale verde del canale Pigonati al Castello Alfonsino, pertanto, le navi del tipo Eurocargo, che oggi scalano il porto di Brindisi, saranno esonerate dalla necessità di notam operativo, in quanto, appunto, caratterizzate da un’altezza sul livello medio del mare pari a 41metri.
Cambia la sinergia tra porto e aeroporto di brindisi: il commento di Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Adsp di riferimento
“Per anni, abbiamo lavorato tutti in un’unica direzionecon l’obiettivo di realizzare quello che inizialmente appariva come un progetto utopistico. Da oggi porto e aeroporto non si limiteranno più ma vivranno osmoticamente e simbioticamente. Due eccellenze in grado di potenziare l’offerta turistica con tratti di unicità determinati dalla vicinanza geografica e dalla contiguità dei due scali. Il prodotto che nasce ha potenzialità enormi, che saranno ancor di più sviluppate con la realizzazione dei progetti di infrastrutturazione dello scalo portuale, previsti dai Documenti di Pianificazione e Programmazione dell’Ente. Le ricadute economiche e sociali per tutto il territorio saranno estremamente significative”.