Porti: in arrivo 220 milioni di euro di contributi per impianti di liquefazione gas e trasporto Gnl
Arrivano contributi per 220 milioni di euro, finanziati dal Fondo Nazionale Complementare (Pnc), per la realizzazione di impianti di liquefazione di gas naturale, di punti di rifornimento nei porti di gas naturale liquefatto (Gnl e Bio-Gnl) e per l’acquisto di navi per consentire le attività di bunkeraggio (approvvigionamento o rifornimento di combustibile a bordo).
Un nuovo decreto firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, definisce le modalità di presentazione della richiesta per accedere al contributo e fissa i requisiti necessari per i beneficiari dell’intervento.
I contributi sono destinati alle aziende produttrici e distributrici di gas naturale liquefatto e agli armatori che effettuano il rifornimento delle unità navali in ambito portuale.
Il contributo va a finanziare tre tipologie di intervento: 90 milioni sono destinati alla realizzazione di impianti di liquefazione del gas naturale, 40 milioni alla realizzazione di punti di rifornimento di Gnl e Bio-Gnl in ambito portuale, 90 milioni all’acquisto di unità navali per le attività di bunkeraggio.
L’iter per la presentazione delle domande
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 10 luglio, fino alle ore 13:00 del 10 settembre 2022, mentre entro il 30 settembre 2022 l’Amministrazione definirà la graduatoria per l’ammissione dei progetti al contributo.
La valutazione delle domande sarà effettuata sulla base di precisi criteri, quali: la qualità del progetto; gli elementi innovativi e i contenuti tecnico-scientifici del progetto; l’impatto previsto sulla filiera produttiva nell’ambito territoriale di riferimento; il contributo all’efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale.
Per gli impianti di liquefazione e la realizzazione dei punti di rifornimento i lavori dovranno essere conclusi entro il 31 marzo 2026, mentre l’acquisto di unità navali per il bunkeraggio dovrà avvenire entro il 31 marzo 2025. La Direzione del Ministero si riserva di ammettere al contributo anche interventi che richiedano un tempo più lungo.