Porti sardi: riallineamento dei traffici al pre-covid nonostante la crisi economica
I numeri registrati nel 2022 dagli otto porti di competenza dell’AdSP del Mare di Sardegna mostrano un totale riallineamento, e in alcuni casi una crescita rispetto al 2019. A partire dai traffici passeggeri che, dalla somma dei volumi movimentati nei principali porti commerciali (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci ed Arbatax), registrano un più 22 per cento rispetto al 2021 (anno di netta ripresa), con numeri prossimi ai 5 milioni di unità. In risalita anche il traffico delle rotte inferiori alle 20 miglia (Santa Teresa e Portovesme), che si attestano a poco meno di 826 mila passeggeri, per un più 21% sull’anno precedente.
Mercato delle crociere in forte crescita
Il mercato delle crociere ha chiuso il 2022 con un più 284,5% rispetto al 2021, raggiungendo quota 220 mila e 595 passeggeri, 152 mila dei quali nel porto di Cagliari. Questa crescita a tre cifre rappresenta un trend positivo per questo settore, nonostante la pesante crisi economica determinata dal conflitto russo-ucraino.
Analisi del settore portuale in Italia nel 2022
Il settore portuale in Italia nel 2022 ha visto una minima flessione rispetto all’anno precedente, nonostante la differenza del numero di scali sia stata ridotta a causa delle restrittive misure sanitarie per il contenimento del contagio. Tuttavia, il fattore riempimento nave è stato incisivo per tutta la prima metà dell’anno.
Il settore delle merci, in generale, ha chiuso il 2022 con 43.814.388 tonnellate (circa 31 milioni nel porto di Cagliari) e una lieve diminuzione rispetto al 2021 (poco meno di 100 mila tonnellate di differenza). In particolare, le rinfuse liquide (principalmente petrolio e raffinati) hanno registrato un aumento del 1,2% rispetto al 2021, mentre quelle solide (cereali, carbone e minerali) hanno registrato un aumento del 26%. Al contrario, le merci su gommato hanno registrato un calo del 11,4% (circa un milione e mezzo di tonnellate in meno), evidenziando un rallentamento degli approvvigionamenti dovuto all’attuale crisi mondiale determinata dal conflitto russo-ucraino.
Anche la movimentazione dei contenitori nel compendio del Porto Canale ha mostrato segnali positivi, con un incremento del 68% rispetto al 2021 e del 54,6% rispetto al 2019, dopo la revoca della concessione alla CICT.