Porto di Civitavecchia: da inizio anno oltre 2milioni di crocieristi
Nei primi giorni di novembre il porto di Civitavecchia ha superato la soglia dei 2 milioni di crocieristi transitati dall’inizio dell’anno.
“Un dato e un traguardo incredibile – ha sottolineato il presidente Pino Musolino – se facciamo riferimento a quelle che erano le previsioni di inizio 2022. Per l’intero anno si era, infatti, previsto il transito di 1 milione e mezzo di crocieristi e, ricordiamolo, erano ancora in vigore le restrizioni legate al covid. Quindi, non era poi così scontata una ripartenza di questo genere”.
Fino al 31 ottobre i crocieristi transitati nel porto di Roma sono stati 1,6 milioni e in pochi giorni hanno superato i 2 milioni, con una sola settimana di ritardo rispetto al 2019. Per il 2023 sono già state confermate 820 navi da crociera per un totale di circa 2,7 milioni di crocieristi. Numeri che significano il superamento del traffico registrato nel 2019.
Significativa anche la crescita del turnaround rispetto ai transiti. Nel 2018 tale rapporto era 38% contro il 62%, oggi la distanza è diminuita fortemente fino ad arrivare a 47% contro 53%.
“Questi dati sono estremamente importanti non soltanto per il porto di Civitavecchia ma per l’intero territorio. Perché è proprio il turnaround che genera più lavoro – ha spiegato John Portelli, direttore generale di RCT (Roma Cruise Terminal) -. Si è calcolato che ogni nave da crociera generi tra i 2 e i 3 posti di lavoro. L’augurio, quindi, è quello di continuare, in maniera sinergica, a far crescere questo segmento così importante che, voglio sottolineare, non cresce a spese di altri segmenti del porto ma cresce con essi”.
Anche il presidente Musolino ribadisce come il turnaround rappresenti un valore aggiunto: “Civitavecchia deve crederci altrimenti questa piccola miniera d’oro non sarà sfruttata appieno. Perché il porto da solo non basta: serve un livello alto di servizi da parte del territorio. Questa deve essere una vittoria condivisa, una promozione del territorio a tutto tondo. Da parte nostra – ha concluso – abbiamo ancora importanti infrastrutture crocieristiche da completare per rendere il porto ancor più competitivo ma mancano i fondi, circa 50/60 milioni di euro e, su questo punto, spero di confrontarmi presto col ministro competente”.