Porto di Palermo: accordo tra Comune e Autorità Portuale per migliorare la viabilità e la logistica
Individuare gli ambiti di intervento di comune interesse, disciplinare congiuntamente gli interventi per la rigenerazione urbana del waterfront e migliorare le connessioni di interfaccia città-porto, anche attraverso l’armonizzazione degli strumenti urbanistici.
Questi i punti principali in cui si articola l’accordo quadro firmato dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti.
“La firma dell’accordo quadro – ha spiegato il sindaco Lagalla – segna una collaborazione sempre più forte e strategica tra il Comune e l’Autorità portuale della Sicilia Occidentale. L’area del porto rappresenta una delle porte d’ingresso della città e per questa amministrazione l’integrazione tra il waterfront e la città è decisiva. Per questa ragione, gli obiettivi dell’amministrazione e dell’Autorità portuale sono comuni e mirano alla rigenerazione urbana, la sostenibilità, la vivibilità dei cittadini e l’accoglienza dei turisti e questo accordo inquadra azioni condivise che puntano a raggiungere questi traguardi”.
Decongestionare il traffico e facilitare le operazioni logistiche
In cima alle priorità c’è l’elaborazione di soluzioni per il decongestionamento del traffico nelle strade limitrofe al porto commerciale di Palermo (via Francesco Crispi e via dell’Arsenale) e rispondere ai problemi di viabilità.
Il documento fa riferimento anche alla valorizzazione del mercato ittico, attraverso la condivisione di un progetto di riqualificazione del sito che permetta di rendere migliori e più funzionali gli attuali spazi, sia a servizio dei concessionari che dell’utenza. In particolare, tale intervento sarà integrato con i lavori, in corso di ultimazione, di riqualificazione del molo Trapezoidale, in modo da consentirne un più proficuo ed efficiente utilizzo da parte della città.
Si continua con la regolamentazione della logistica nell’interfaccia città/porto per il miglioramento dell’erogazione dei servizi ai passeggeri/turisti che provengono dal mare; con la verifica delle condizioni della Costa Sud, dove l’AdSP si impegna a effettuare una prima analisi geologica e geognostica del sito, pur se fuori dalla propria giurisdizione, a proprie cura e spese; e con la valorizzazione degli immobili “ex-Tirrenia”, lungo la via dell’Arsenale, mediante l’individuazione di funzioni di comune interesse, nel rispetto delle previsioni del Piano regolatore portuale, delle esigenze dell’AdSP e dell’Amministrazione comunale.
L’accordo comprende anche la riqualificazione del Foro Italico, attualmente in concessione al Comune, mediante la riconsegna all’AdSP, in modo da individuare la più adatta soluzione tecnico-giuridica che permetta di ultimare tempestivamente i lavori appaltati dal Comune per la realizzazione dell’impianto di sollevamento fognario e il disinquinamento del porticciolo della Cala.
Si avvierà anche un lavoro di valorizzazione per una più appropriata fruizione da parte dei cittadini. Inoltre, l’AdSP si impegnerà a indire un concorso di progettazione internazionale di idee per il potenziamento delle funzioni e della destinazione d’uso dell’area. L’intervento sarà realizzato a cura e spese dell’AdSP, una volta reperite le fonti finanziarie. Per l’attuazione di tutto ciò sarà istituito un tavolo tecnico permanente.
“Ripensare le relazioni porto-città vuol dire lavorare su diversi piani, progettuali e procedurali, legati al modo di creare strategie e progetti per l’infrastruttura portuale intesa ormai come parte di città – ha dichiarato il presidente dell’AdSP, Pasqualino Monti –. È necessaria una visione, coerente e integrata, mirata a un obiettivo comune: il recupero e l’integrazione del waterfront con la città. Siamo al servizio della città. Quando l’amministrazione comunale ci chiede di intervenire per migliorare i luoghi contigui alle nostre aree, lo facciamo volentieri, per alimentare una collaborazione fattiva tra noi e il Comune. Il porto è della città, e quando la città chiama l’Authority risponde al meglio delle proprie possibilità”.