Porto di Ravenna: merci in calo ad aprile ma volumi positivi nel primo quadrimestre 2022
Nonostante il calo a due cifre registrato nel mese di aprile, rimane positivo il risultato delle merci movimentate nel porto di Ravenna nei primi quattro mesi del 2022, ma iniziano a farsi sentire le ripercussioni del conflitto tra Russia e Ucraina.
Nel primo quadrimestre dell’anno sono state complessivamente 8.695.319 le tonnellate di merce movimentate, in crescita del 6,1% (oltre 500 mila tonnellate in più) rispetto al primo quadrimestre 2021.
Per quanto riguarda invece il solo mese di aprile sono state 1.965.576 le tonnellate movimentate, in calo del 17,2% (407.790 tonnellate in meno) rispetto al 2021 e del 15,5% rispetto ad aprile 2019 (-360.710 tonnellate).
Si interrompe dunque a causa dell’escalation bellica tra Russia e Ucraina, il trend di crescita mensile ininterrotta registrata dal porto di Ravenna nei precedenti 13 mesi (da marzo 2021).
Aprile ha, infatti, risentito particolarmente della mancanza delle merci provenienti dall’area del conflitto, in parte compensata con la buona performance del traffico container e dei trailer.
Il comparto agroalimentare ha registrato 1.797.230 tonnellate di merce movimentata nei primi quattro mesi del 2022, in crescita di circa il 31,7% (+433 mila tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2021.
Spicca la ripresa della movimentazione dei cereali, con 555.590 tonnellate, +342,4% rispetto al 2021 (125.589 tonnellate). Rispetto a questa tipologia di merce (e non ad altre per le quali ancora si registrano difficoltà di approvigionamento), si sono dunque sostituiti i volumi in precedenza provenienti dall’Ucraina.
Risulta ancora in crescita lo sbarco dei semi oleosi che, nel primo quadrimestre 2022, hanno movimentato 467.316 tonnellate, in crescita del 5,3% rispetto al 2021, ma con un mese di aprile (91.090 tonnellate) che risente in modo significativo degli effetti della guerra, con un calo del 47,5% rispetto al 2021.
Negativo nel progressivo del primo quadrimestre 2022 l’andamento degli oli animali e vegetali, in calo del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Gli effetti della guerra si fanno sentire nel primo quadrimestre 2022 anche per quanto riguarda materiali da costruzione che, con 1.513.836 tonnellate movimentate, calano dell’11,7% rispetto al 2021.
Nel primo quadrimestre 2022, per quanto riguarda i prodotti petroliferi, sono state movimentate 761.191 tonnellate, in calo del 4,9% (39 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2021.
Aumentano, invece, rispetto al primo quadrimestre 2021, i prodotti chimici (+58%) con 334.473 tonnellate.
Pesante, invece, il calo dei concimi movimentati nei primi quattro mesi del 2022 (-36,4% rispetto allo stesso periodo del 2021), con 431.986 tonnellate.
Traffico merci in ripresa a maggio
Le buone percentuali di crescita consolidate nel primo quadrimestre 2022 – nonostante il contributo negativo di aprile – dovrebbero essere ulteriormente rafforzate dall’ottimo risultato di maggio, se le prime stime formulate alla chiusura degli ordinativi sul Port Community System saranno confermate.
Il risultato che si prospetta, infatti, è quello di un mese da record, con la movimentazione mensile in assoluto più alta di sempre (circa 2,9 milioni di tonnellate), in crescita del 20% rispetto a maggio 2021.
Per quanto riguarda il periodo gennaio-maggio 2022, si avrebbe un incremento di oltre il 9% sui primi cinque mesi del 2021.
Questo risultato eccezionale – spiega l’Autorità di Sistema Portuale – è coerente con l’attuale contesto geopolitico di incertezza (lo scenario di guerra, le turbolenze sui mercati dell’energia, i rincari esponenziali delle materie prime), a fronte del quale molti importatori italiani stanno facendo scorte di prodotti, soprattutto di materie prime, per tutelarsi sia da eventuali interruzioni delle catene di approvvigionamento che dai probabili e ulteriori aumenti dei prezzi delle stesse.