Porto di Ravenna: via all’unica rotta cargo diretta tra Italia e Bangladesh
Inaugurata al porto di Ravenna la rotta con servizio diretto da Chattoghram (Bangladesh), operata dalla compagnia di navigazione Kalypso (appartenente al gruppo Rif Line).
La nuova rotta avrà una significativa ricaduta sul porto di Ravenna sia in termini di rilievo sia di traffico, dato che si tratta dell’unica linea diretta in Italia per il Bangladesh. Il porto di Ravenna rappresenta il primo punto di approdo delle merci per l’Emilia Romagna e uno snodo primario in Italia per gli scambi commerciali con i mercati del Mediterraneo Orientale.
L’arrivo della prima nave, Songa Cheetah, è stato accolto questa mattina dal management della compagnia di navigazione Rif Line e il management di Terminal Container Ravenna (T.C.R.), che hanno consegnato al comandante della nave il crest dell’azienda a titolo di benvenuto. Insieme a loro i rappresentanti delle istituzioni: il direttore della Dogana, Giovanni Mario Ferente, il segretario dell’Autorità di Sistema portuale di Ravenna, Paolo Ferrandino, il comandante della Guardia di Finanza di Ravenna, colonnello Mercatili, il capo della Sezione Tecnica della Capitaneria di Porto, Mario Pennisi.
“Abbiamo scelto Ravenna perché il suo porto sull’Adriatico è in una posizione baricentrica per le aziende del nord Italia – ha spiegato Francesco Isola, Ceo di Rif Line –. Inoltre, ha un efficiente sistema di retroporto e un buon collegamento ferroviario che consente di poter mandare la merce all’estero, in Germania per esempio, da dove arrivano molte richieste in questo momento”.
Grande opportunità per le aziende che operano con l’Oriente
La gestione dei container è stata affidata a T.C.R., società partecipata da Sapir e Contship, scelta per le capacità logistiche all’interno dell’area terminal.
In particolare, la possibilità di avere a disposizione un magazzino interno coperto per lo stoccaggio della merce per i riempimenti e gli svuotamenti dei container ma soprattutto collegamenti ferroviari frequenti con le aree di Marzaglia (Mo), Segrate e Milano Melzo. Tramite quest’ultimo, T.C.R. offre un rilancio sulle più importanti aree europee come Svizzera, Germania, Austria e Benelux, diventando così il gateway strategico tra Asia ed Europa.
“Il collegamento Bangladesh-Ravenna rappresenta una sorta di piccola rivoluzione nelle dinamiche dello shipping dove giganteggiano navi di grandi dimensioni – spiega Giannantonio Mingozzi, presidente del Terminal Container Ravenna – qui la scelta è diversa: in un periodo difficile come quello pandemico dove mancano container vuoti e spazi sulle navi, è nata l’idea di questo servizio, il solo in Italia senza scali intermedi che impiega navi di piccole dimensioni e quindi più agili e veloci”.
La nave ha una capacità media di 1200 TEU e una lunghezza di 148 metri e offre i vantaggi del servizio diretto. Il transit time è ridotto perché non sono previsti trasbordi o tappe intermedie; in 18/20 giorni la merce dal Bangladesh arriva in Italia, impiegando circa la metà del tempo necessario ad una compagnia tradizionale.
Un plus per le aziende che operano con il Bangladesh – ad esempio le industrie del tessile e dell’abbigliamento – per cui l’apertura della nuova rotta costituisce una grande opportunità per sviluppare commerci in nuovi mercati, di potenziare gli scambi, di ottimizzare la logistica dei trasporti.