Porto di Salerno nuova porta per l’Oriente con l’apertura della base Rif Line
“La scelta di operare anche da Salerno fa parte di un più ampio progetto che stiamo concretamente sviluppando e portando avanti con impegno: quello di fornire maggiori servizi ai clienti e di essere sempre più vicini alle aziende del territorio. Abbiamo costruito un network internazionale forte, diffuso, capillare in particolare in quelle aree nelle quali il commercio internazionale è maggiormente in crescita”.
Così l’amministratore delegato di Rif Line Group, Francesco Isola, annunciando il piano di espansione della società di spedizioni con sede principale a Fiumicino e già presente in 52 diversi Paesi del globo, che prevede l’apertura della nuova base operativa salernitana.
L’obiettivo – ha spiegato Isola – è quello di essere “una porta aperta sul mondo” partendo proprio dai porti italiani, dando valore aggiunto al territorio. Dopo la strategica tratta inaugurata a Civitavecchia, che collega l’Italia all’Oriente senza scali intermedi, Rif Line approda ora anche a Salerno. Un esordio importante, per il Sud Italia, che avverrà nel giro di poche settimane, in occasione del primo scalo della nave Green Ocean, la moderna unità del 2020, veloce e sicura, scelta dallo spedizioniere per la sua capacità di coniugare i bisogni del mercato con la sostenibilità ambientale.
Rif Line già attiva sulla tratta Civitavecchia-Shangai
Rif Line ha recentemente investito su un proprio servizio di linea, in grado di mette in contatto diretto i porti di Shanghai e quello di Civitavecchia. Una tratta necessaria per le nuove esigenze legate al trasporto delle merci, che permette di “accorciare la distanza” tra Cina e Italia. A distanza di poco tempo dal varo, con l’arrivo del primo carico a Civitavecchia, complice l’immediato feedback fortemente positivo ricevuto dal mercato, Rif Line ha potuto subito organizzare e annunciare ufficialmente un doppio potenziamento del proprio servizio di linea (aggiungendo la nuova destinazione strategica di Shenzen), l’incremento della sua flotta (già composta dalla Iberian Express e la Cape Flores) con l’ingresso della Green Ocean e, ora, il nuovo scalo a Salerno.
Porto di Salerno centrale per il sistema industriale e commerciale del Centro-Sud
Civitavecchia, dunque non sarà l’unico scalo italiano della linea attivata da Rif Line. La “rotazione” prevista fra la Cina e l’Italia vedrà presto protagonista anche la Campania, per rivolgendosi direttamente anche ai fornitori e caricatori del Mezzogiorno. Una decisione, quella dello spedizioniere italiano, mirata visto che lo snodo è iscritto nella I classe della II categoria dei porti marittimi e riveste un ruolo significativo per il sistema industriale e commerciale del Centro-Sud e per la movimentazione dei container. A questo proposito la Commissione Europea si è recentemente espressa favorevolmente nel concedere nuovi finanziamenti per interventi infrastrutturali dello scalo dopo aver appurato l’efficienza, sicurezza e dinamismo dello scalo portuale salernitano.
Soddisfazione in merito alla decisione presa da Rif Line di inserire Salerno Container Terminal come secondo scalo italiano sulla rotta diretta tra la Cina e il nostro Paese è stata espressa da Agostino Gallozzi, presidente Salerno Container Terminal Spa: “Rif Line rappresenta una sfida molto interessante e ambiziosa, assunta da una compagine italiana, motivata dalla propria esperienza a servizio di un mercato che attualmente vive una fase di tensione sulla disponibilità di stiva e che cerca soluzioni alternative. Saremo felici – ha dichiarato Gallozzi – di mettere a disposizione della linea gli strumenti operativi del terminal, per soddisfare le esigenze di importatori ed esportatori con una offerta di servizi tailor made”.
Nuovo collegamento con il Bangladesh da gennaio
A gennaio, inoltre, Rif Line inaugurerà un nuovo collegamento, questa volta con il Bangladesh (dove la società ha 2 sedi, a Chittagong e Dhaka). Una tratta caratterizzata da un transit time di 16/18 giorni e con partenze regolari ogni 20 giorni. Un traguardo importante – sottolinea la compagnia – visto che il Paese sito sul Golfo del Bengala sta ora diventando il nuovo polo manifatturiero asiatico. Non solo, tornando in territorio italiano, ci sarebbe allo studio anche l’idea di servirsi, in un prossimo futuro, anche di un porto del Nord Italia.
“Dopo l’esperienza causata della pandemia, dove a fare la differenza per non chiudere in perdita è stata la tipologia di merce trattata – aggiunge Isola – è ormai chiaro che alcune aree diventeranno sempre più fondamentali per il settore e noi, come società, guardiamo al futuro, puntando a crescere sempre di più”.