Porto di Taranto: via al bando di gara per l’elettrificazione delle banchine
Elettrificare le banchine in modo da ridurre la dipendenza da fonti di approvvigionamento tradizionali (fossili) e diminuire l’impatto ambientale, carbon footprint, nel settore dei trasporti, in linea con la Direttiva 2014/94/UE (Direttiva DAFI) che richiede la realizzazione di una rete di fornitura di energia elettrica lungo le coste, con l’obiettivo di completarla entro il 31 dicembre 2025.
È stato pubblicato il bando di gara per la progettazione di 3 impianti di cold Ironing presso le banchine pubbliche/in concessione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto (AdSPMI).
Obiettivo del bando, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Piano Complementare, è la redazione di uno studio articolato di fattibilità, in accordo alle Linee Guida del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, da porre a base dell’affidamento di contratti pubblici di lavori del PNRR e del Piano Nazionale Complementare – PNC (Luglio 2021).
L’affidamento, comprensivo del Coordinamento Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), riguarda i seguenti interventi:
• realizzazione di un impianto di cold ironing presso le Banchine Pubbliche del porto di Taranto (finanziamento 35 milioni di euro)
• realizzazione di un impianto di cold ironing presso il Molo Polisettoriale nel porto di Taranto, in concessione alla San Cataldo Container Terminal SpA (finanziamento 12 milioni di euro)
• realizzazione di un impianto di cold ironing presso il Pontile Petroli in concessione ad ENI nel porto di Taranto (finanziamento 8 milioni di eurp).
In particolare, il progetto consiste nella realizzazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla banchina alla nave durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, riducendo sensibilmente le emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.