Porto di Trieste: nuovo regolamento per il trasporto internazionale di merci
In ottica di liberalizzare l’autotrasporto internazionale di merci in transito attraverso il porto di Trieste operato da parte di imprese non-UE, è stato applicato un nuovo regolamento relativo alla digitalizzazione dei permessi.
Trieste come “porto franco” per i veicoli del trasporto merci
Il porto di Trieste gode di una particolare regolamentazione come “porto franco”. Ciò significa che i veicoli delle imprese non-UE che effettuano il trasporto di merci possono transitare liberamente attraverso questo porto senza restrizioni quantitative. Per poter effettuare il transito di merci attraverso il porto di Trieste, debbono ottenere un’autorizzazione rilasciata dall’Adsp del Mar Adriatico Orientale (MAO).
Tuttavia, è necessario che l’entrata e l’uscita di tali veicoli avvengano esclusivamente attraverso quattro valichi di confine italiani: Brennero, Tarvisio, Gorizia e Fernetti. La gestione delle autorizzazioni per tali veicoli è affidata alla DGT Nord-Est del MIT, che utilizza un sistema informatico chiamato “Port community system” per il controllo delle condizioni di utilizzo.
Le autorizzazioni e i tipi di permesso
Le autorizzazioni rilasciate per il transito delle merci sono di due tipi: il permesso di sbarco (modello A) e il permesso di imbarco (modello B).
Il permesso di sbarco consente il transito delle merci dal porto di Trieste verso i valichi di confine autorizzati e il ritorno in Italia attraverso tali confini per l’imbarco al porto di Trieste.
Il permesso di imbarco, invece, consente solo l’imbarco delle merci al porto di Trieste, con provenienza dai suddetti valichi di confine autorizzati. Entrambi i tipi di permesso sono numerati e dotati di un QR code e hanno una validità di 24 ore sia in andata che al ritorno. Contengono informazioni importanti relative alla nazionalità e alle targhe del veicolo, alla nave di sbarco, al valico di confine di transito e alla destinazione finale, nonché alle date e agli orari di ingresso/uscita dal porto e dai valichi di confine.
Vincoli e sanzioni per i trasportatori esteri
I trasportatori esteri devono seguire rigorosamente il percorso indicato nel permesso di transito e non sono ammesse deviazioni, nemmeno per spostamenti logistici tra punti franchi del porto. In caso di irregolarità nell’esecuzione dei trasporti internazionali in regime di transito liberalizzato, sono previste sanzioni amministrative che possono includere diffide e sospensione della possibilità di accesso in Italia nel regime di transito liberalizzato. Si fa eccezione per eventuali azioni penali o casi di trasporto abusivo, che potrebbero comportare conseguenze ancora più gravi.
Con il nuovo regolamento adottato, si cerca di garantire un corretto e fluido svolgimento del trasporto internazionale di merci attraverso il porto di Trieste, favorendo la collaborazione tra le imprese non-UE e le autorità competenti, nel rispetto delle normative vigenti e dei requisiti di sicurezza.