Porto di Trieste: presentato il progetto per la realizzazione del nuovo terminal multifunzione Adria Port
Un terminal multifunzione flessibile dedicato a contenitori, general cargo e ro/ro su una banchina di 650metri che permetterà l’approdo contemporaneo di due navi garantendo al contempo una forte integrazione con il sistema ferroviario. Un tassello in più verso la realizzazione di un’unica piattaforma, un asse del Centro Europa di cui il porto di Trieste è punto di partenza e di arrivo attraverso un sistema di interporti verso l’Austria e Budapest.
Presentato il progetto di Adria Port per la riqualificazione dell’ex raffineria Aquila a Trieste, frutto di un importante investimento da parte dell’Ungheria.
“Il progetto Adria Port all’ex Aquila – ha sottolineato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – si concretizza non solo per la convinzione dell’Ungheria di investire a Trieste ma perché rientra appieno nel modello di sviluppo logistico che la Regione Friuli Venezia Giulia si è data: un’unica piattaforma, un asse del Centro Europa di cui il porto di Trieste è punto di partenza e di arrivo attraverso un sistema di interporti che dalla nostra regione raggiunge l’Austria e di lì Budapest”.
L’investimento dell’Ungheria per la realizzazione del nuovo terminal
L’Ungheria, che non ha sbocchi a mare, ha scelto Trieste, che – come ha spiegato il presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino – ha saputo vincere la concorrenza di Capodistria.
“Trieste – ha concluso Fedriga – si conferma la porta privilegiata per il commercio dell’area mitteleuropea e non solo. Paesi come l’Ungheria e l’Austria sono partner vicini di un sistema unico integrato che può portare sviluppo a tutta l’Europa”.
Dopo la stipula dell’accordo di programma, che include le attività di bonifica ambientale, i lavori potranno essere chiusi entro un paio d’anni.