Porto di Venezia: merci in crescita nel terzo trimestre
Il sistema portuale veneziano conferma nel terzo trimestre la crescita registrata nei primi sei mesi dell’anno di quasi tutti i traffici e in particolare di quelli legati all’approvvigionamento alimentare e delle materie prime.
Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno le tonnellate movimentate dal porto di Venezia sono cresciute del 3,5% rispetto allo stesso periodo 2021, dato che raggiunge il +4,6% se si confrontano gli ultimi 12 mesi (ottobre 2021-settembre 2022) con i precedenti. Le toccate di navi commerciali crescono del 15,4% rispetto ai 9 mesi precedenti e raggiungono le 2.205.
La crescita interessa soprattutto le rinfuse solide (+9,4% negli ultimi 9 mesi e +13,4% nell’ultimo anno), trascinate in particolare dai prodotti minerari quali carbone e lignite, i cui volumi sono quasi triplicati negli ultimi 12 mesi (+194,8%) e dai cereali (+38,9% negli ultimi 9 mesi).
Tendenza positiva anche per i traffici di general cargo (+5,8% nel periodo gennaio-settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), tra cui spicca il Ro-Ro con un +15,8%, e per i contenitori che crescono del 9,6% negli ultimi 9 mesi sfiorando il valore di 415mila teu. In leggera flessione, -3,5% negli ultimi 9 mesi, le rinfuse liquide.
Ripartito anche il traffico crocieristico su Venezia e Chioggia
Tra gennaio e settembre 2022 il traffico crocieristico a Venezia è ripartito, passando dai poco più di 20mila passeggeri movimentati nel 2021 a 220.856 crocieristi. Una crescita del 981,3% che – sottolinea l’AdSP – testimonia l’efficacia delle misure adottate per riavviare l’industria crocieristica in una modalità compatibile con le indicazioni governative che hanno imposto profondi cambiamenti. Evoluzione che ha interessato anche il porto di Chioggia che, apertosi quest’anno al traffico crocieristico, ha dimostrato di sapere gestire con efficienza quasi 12mila crocieristi.
Sul fronte delle merci lo scalo clodiense chiude con un -20% di tonnellate movimentate gli ultimi 12 mesi (ottobre 2021-settembre 2022) rispetto all’anno precedente. Rimangono trainanti le rinfuse alimentari con mangimi e sementi cresciuti del 93,2% negli ultimi 9 mesi e i prodotti metallurgici (+62,5% nel periodo gennaio-settembre sullo stesso periodo dell’anno precedente).
“Risultati – commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio – che confermano l’essenza multi-purpouse dei nostri scali e la loro importanza per il funzionamento del tessuto produttivo del nordest, sia nel sostentamento dei processi di trasformazione sia nell’export dei prodotti finiti. Risulta inoltre sempre più cruciale il ruolo dei porti nell’assicurare al Paese risorse alimentari di primaria importanza. Un ruolo che va sostenuto agevolando al massimo le attività di manutenzione degli scali e la ricerca di maggiori competitività e attrattività”.