Il futuro del Porto di Genova tra sfide ed opportunità della logistica intermodale
Grande attenzione posta in particola modo sulle opere infrastrutturali in corso, come il Terzo Valico e la Nuova Diga di Genova
“Ferro, gomma, acqua: l’intermodalità e il Porto di Genova”: questo il titolo del convegno che si è svolto presso la Stazione Marittima di Genova e che ha visto una grande partecipazione di esperti e di operatori del settore.
L’evento -organizzato dal CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) in collaborazione con l’Istituto Internazionale delle Comunicazioni (IIC) e Stazioni Marittime– ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle sfide e sulle opportunità della logistica intermodale.
IL focus del convegno è stato posto sulle grandi opere infrastrutturali in corso, come il Terzo Valico e la Nuova Diga di Genova, e sul loro impatto strategico per lo sviluppo del Nord Ovest italiano.
Gli interventi
L’ Amministratore Delegato di Stazioni Marittime Alberto Minoia ha sottolineato: “Grandi opere ridisegneranno la città e l’economia del Nord-Ovest: dalla nuova diga al Terzo Valico e i lavori del nodo di Genova che offriranno un’opportunità unica al porto, alla città, alla regione e in generale al nord Italia, creando un collegamento ferroviario con il nord Italia e con il resto dell’Europa. La possibilità di far viaggiare semirimorchi su treni merci, cosa oggi non possibile, se sfruttata appieno produrrà benefici per la sostenibilità e per la viabilità per un sistema logistico più efficiente.”
Marco Bucci, Presidente Regione Liguria ha aggiunto: “Genova è un polo unico per l’intermodalità: ‘acqua, ferro, gomma, cavi digitali, intelligenza artificiale’. La città ha ‘tutto il sistema’ e questo rappresenta una grande opportunità economica e occupazionale. L’obiettivo è sviluppare la visione strategica costruita negli ultimi anni, favorendo progetti concreti come la Gigafactory dell’intelligenza artificiale, che potrebbe essere ‘una grande opportunità per il futuro.”
Lo sviluppo delle infrastrutture per il Porto di Genova
“In questi anni abbiamo posto le basi per un vasto programma di sviluppo del nostro Porto” – ha fatto sapere il facente funzioni Sindaco Pietro Piciocchi – “lo stiamo facendo con determinazione, innovando le infrastrutture stradali e ferroviarie e riorganizzando i collegamenti del Porto di Genova con il mondo.”
Mentre Enrico Sterpi, Presidente ordine degli Ingegneri ha dichiarato: “Il porto è il centro del sistema trasportistico genovese ed elemento essenziale per l’economia. Genova è il “fulcro” e gli ingegneri rappresentano la “leva” necessaria per pianificare, progettare, eseguire, manutenere e gestire le opere comprendendo le interazioni tra le modalità di trasporto, il territorio e l’economia. Da qui nascono le soluzioni ai problemi dei sistemi complessi. Soluzioni non sempre immediate ma a cui gli ingegneri daranno una risposta”.
Un modello economico e logistico sostenibile
Riccardo Genova, Presidente IIC e Vicepresidente CIFI, ha evidenziato la necessità di superare una visione legata esclusivamente alla realizzazione delle infrastrutture per concentrarsi invece sulla pianificazione di un modello economico e logistico sostenibile. Ha sottolineato che le opere in corso confermino Genova e la Liguria quale hub strategico a livello europeo ed internazionale, a patto che si investa con determinazione nell’interoperabilità tecnologica e nell’intermodalità.
Il Presidente della Sezione Terminal Operators di Confindustria Genova Giuseppe Costa ha aggiunto: “La logistica è sempre stata essenziale e comprende l’intermodalità e i porti, che collegano l’origine e la destinazione delle merci. Se tutti i componenti funzionano insieme, si ottimizzano tempi e costi. Sebbene i cantieri possano creare disagi, sono indispensabili per garantire il corretto funzionamento della logistica.”
Il tema della sicurezza ferroviaria
Pier Luigi Giovanni Navone, Direttore Generale per la Sicurezza delle Ferrovie ANSFISA: “La sicurezza ferroviaria è un tema attuale. L’obiettivo è rendere il sistema più efficiente nei prossimi anni, soprattutto per favorire il trasporto ferroviario rispetto ad altri meno sostenibili.”
Lo scenario genovese tra criticità ed opportunità
Durante la tavola rotonda Michele Rabino, Responsabile RFI Sviluppo Infrastrutture Area Nord Ovest, ha illustrato l’attuale scenario ferroviario dell’area genovese, mettendo in luce le criticità e le opportunità legate al traffico merci. Il Piano Industriale di RFI prevede significativi upgrade prestazionali per ottimizzare il trasporto ferroviario, aumentando l’efficienza dei terminal e migliorando la capacità delle linee di valico.
Giuseppe Rizzi, Direttore Generale di Fermerci, ha evidenziato il forte calo del traffico ferroviario merci nel 2024, con una perdita di circa 1 milione di treni-chilometro rispetto all’anno precedente. Guardando al 2025, le sfide restano significative a causa delle interruzioni legate ai cantieri del PNRR e dell’aumento dei costi energetici, ma le recenti misure governative, come il potenziamento del Ferrobonus per il triennio 2025-2027 e i nuovi incentivi per la movimentazione ferroviaria nei porti, potrebbero costituire leve strategiche per il rilancio del settore.
Le Autostrade del Mare come sistema intermodale
Matteo Catani, Amministratore Delegato di Grandi Navi Veloci ha posto l’attenzione sul contributo delle Autostrade del Mare come sistema intermodale che combina trasporto marittimo, stradale e ferroviario, migliorando l’efficienza logistica e riducendo l’impatto ambientale. Fondamentali per collegare la Penisola alle isole e ad altri paesi mediterranei. GNV sta attualmente investendo in navi ecologiche e richiede supporto di Governo e istituzioni locali per modernizzare le infrastrutture portuali e sviluppare una rete di distribuzione sostenibile.
Il progetto P/C 80
Un esempio concreto di come si possa migliorare l’integrazione tra il porto e la rete ferroviaria è stato illustrato da Alberto Minoia, Amministratore Delegato di Stazioni Marittime Genova, che ha presentato il progetto P/C 80, volto a potenziare i collegamenti ferroviari tra il porto di Genova e i terminal intermodali del nord Italia e dell’Europa. Il potenziamento del Terzo Valico e del Nodo Ferroviario di Genova consentirà il transito di treni merci PC/80atti al trasporto semirimorchi essenziali per le Autostrade del Mare, completando così il corridoio TEN-T Reno-Alpi dal porto di Genova a Olanda, Belgio, Germania, Francia e Svizzera, con un asse ferroviario GENOVA-Basilea-Rotterdam/Anversa di circa 4000 km.
La necessità di un corridoio logistico nazionale integrato
Infine Rosario Antonio Gurrieri, AD di Alpe Adria, sottolinea la necessità di un modello di corridoio logistico nazionale integrato, superando la semplice connessione tra nodi e favorendo la collaborazione tra porti, ferrovia e trasporto su gomma. In questo contesto, il Corridoio dei Due Mari (C2M), nato nel 2022 per rafforzare i collegamenti tra i porti di Genova e Trieste, deve essere aggiornato e potenziato per garantire efficienza e sostenibilità al sistema logistico italiano.
A conclusione del convegno, le dichiarazioni di Ignazio Messina, in qualità di Vicepresidente FISE UNIPORT hanno evidenziato come l’intermodalità sia una necessità’ per rendere la logistica più efficiente, sostenibile e competitiva.
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