Riforma dei porti e autoproduzione: UGL solleva dubbi su sicurezza e tutela dei lavoratori
Durante il V Congresso della UGL Mare e Porti, tenutosi recentemente a Torre del Greco, sono stati rinnovati i quadri dirigenziali.
Almerico Romano è stato eletto Segretario Nazionale.
Durante i lavori si è discusso anche della proposta sull’autoproduzione nei porti. Il neo Segretario Nazionale, Almerico Romano, ha richiamato le parole del Vice Ministro Rixi sulle proposte politiche avanzate dall’Antitrust al Governo riguardo all’autoproduzione, ma secondo Romano la proposta potrebbe compromettere il lavoro degli operai specializzati.
“Il timore della “punizione” associata alle riforme”
Romano afferma che negli ultimi anni il termine “riforma” ha assunto connotazioni negative per gli italiani, spesso percepita come una forma di punizione. Romano ha invitato quindi a considerare attentamente gli effetti delle riforme sulle persone.
Il Responsabile del Dipartimento Porti della UGL, Francesco Cozzuccoli, ha sottolineato che dirottare il lavoro degli operai portuali verso i lavoratori marittimi comporterebbe la perdita di esperienza e competenza specifica necessaria per la gestione delle navi. Secondo Cocuzzoli questa situazione potrebbe mettere a rischio la sicurezza stessa dei lavoratori.