Rigassificatore galleggiante al largo di Ravenna: via ai lavori all’inizio del 2023
Saranno avviati entro il primo quadrimestre del 2023 i lavori per la realizzazione del progetto FSRU (Floating Storage & Regassification Unit) di Snam per l’installazione di un rigassificatore galleggiante al largo di Ravenna e del collegamento con la rete distributiva nazionale con l’obiettivo dell’entrata in esercizio entro il terzo trimestre 2024.
Un’infrastruttura che risponde alla necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento e l’autosufficienza energetica nazionale, alla luce del conflitto in Ucraina e della conseguente crisi della fornitura russa.
Il progetto rientra nella strategia per fronteggiare l’emergenza gas attraverso l’incremento della capacità di rigassificazione italiana e costituisce uno degli interventi previsti nel Patto per il Lavoro e per il Clima, siglato in Emilia-Romagna da tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali della regione.
“Parliamo di un investimento vitale per il Paese di primaria grandezza e di massima urgenza, per il quale sono previste modalità e procedure inedite con cui dobbiamo misurarci – spiega il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini -. Anzitutto per conciliare interessi primari come quello di avere energia, ma di farlo in piena sicurezza per l’uomo e l’ambiente. Abbiamo un obiettivo comune: arrivare in tempi ridotti, e con procedure inedite, a un impianto imprescindibile per il fabbisogno energetico dell’Italia; la precondizione, naturalmente, è che l’opera sia sicura e sostenibile, che rispetti tutti gli standard di tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio biologico dell’area”.
Creare a Ravenna il parco eolico e fotovoltaico più esteso d’Europa
Quello con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, convocato dalla presidenza della Regione è solo il primo incontro dedicato alla presentazione del progetto di Snam: a seguire, la seduta congiunta delle Commissioni consiliari regionali ‘Politiche economiche’ e ‘Territorio, Ambiente, Mobilità’, in Assemblea legislativa, e il Tavolo per l’Economia a Ravenna voluto dal sindaco Michele De Pascale.
L’istanza di realizzazione del progetto, trasmessa al Commissario e da lui ai ministeri competenti, sarà portata ora all’esame degli oltre 40 enti direttamente coinvolti dal processo autorizzativo. L’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio delle opere dovrà infine essere rilasciata dal Commissario stesso entro 120 giorni dal ricevimento.
“L’Emilia-Romagna non intende girare la testa dall’altra parte rispetto all’emergenza energetica: per questo – aggiunge il presidente Bonaccini – non abbiamo atteso l’invito del Governo e ci siamo candidati per primi offrendo il nostro contributo al Paese in un momento drammatico, nel quale è necessario variare l’approvvigionamento di forniture di energia dopo la guerra ingiustificata avviata dalla Russia in Ucraina. Al Governo abbiamo posto una condizione: insieme alla gestione dell’emergenza acceleriamo però anche sulla transizione ecologica, perché l’autosufficienza nazionale e la lotta al cambiamento climatico debbono avere come stelle polari le energie rinnovabili. Per questo, proprio a Ravenna siamo nelle condizioni di realizzare il più grande parco eolico e fotovoltaico del nostro Paese, tra i più estesi in Europa. È essenziale spingere al massimo su entrambe queste leve e noi dimostreremo che è possibile farlo”.