Via libera al recupero del cantiere navale di Corigliano Rossano
L’autorità dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio impegnata per la riqualificazione dei porti calabresi
Parere favorevole dell’Autorità portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, presieduta da Andrea Agostinelli, alla concessione di F.O.M. srl di operare all’interno dell’immobile, posto nell’area portuale dello scalo di Corigliano Rossano, destinato a cantiere navale ma mai completato e quindi ridotto in stato di abbandono.
All’unanimità i membri del Comitato di Gestione hanno espresso parere favorevole all’istanza di concessione che prevede l’onere del concessionario di completare l’opera e metterla in funzione, assicurando altresì la possibilità da parte dello Stato di incamerarla tra le proprie pertinenze anche in corso di concessione.
“Si restituisce, così, alla comunità portuale un bene con relativo un servizio, – ha spiegato il presidente Agostinelli – richiesto da tempo dalla marineria locale per poter effettuare il necessario alaggio delle proprie imbarcazioni in condizioni più agevoli e in loco2.
Tra le attività degli ultimi giorni sono stati effettuati sopralluoghi di alcune società d’intrapresa, che hanno manifestato la volontà di avviare un’attività industriale lungo le banchine portuali.
Prosegue poi, l’iter relativo all’istanza relativa all’investimento del PNRR di dieci milioni di euro, destinato alla realizzazione di opere di viabilità nell’area ex Enel, interna al porto. Si tratta di un’area che, da anni, vede l’Ente in giudizio contro il Corap che, in seguito alla recente sentenza del Consiglio di Stato, è stato riconosciuto proprietario. Il progetto portato avanti dall’ente è stato infatti definito ed approvato ed ora sono in corso numerose interlocuzioni con il Corap e con la Regione Calabria, per definire un iter celere che non faccia perdere i finanziamenti e che permetta il completamento dei lavori.
L’autorità portuale è infine alla ricerca di fondi per l’elettrificazione delle banchine di tutti i porti di propria competenza. Si tratta di circa 80 milioni di euro che, secondo Agostinelli, potrebbero essere reperiti attraverso i fondi del Repower UE. “Si tratta di un progetto che necessita di un importante finanziamento che potrebbe superare gli 80 milioni di euro, – ha aggiunto Agostinelli – per il quale ho interessato il Ministero vigilante, con l’obiettivo di riuscire a fare inserire il progetto tra quelli da finanziare”.