Zes unica per il sud: contraria Conftrasporto
Secondo Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto Confcommercio, si rischia di penalizzare i porti e diminuire gli incentivi
Allargare il raggio d’azione delle Zone Economiche Speciali a tutti i territori del Sud rischia di indebolire le potenzialità di crescita economica del meridione. È l’opinione del Presidente di Conftrasporto -Confcommercio Pasquale Russo, il cui timore è duplice.
“Aver scisso le ZES dal sistema dell’accessibilità garantito dai porti e dagli interporti significa mortificare le possibilità di crescita – spiega Russo – La nuova ZES Unica è molto diversa dalle attuali Zone Economiche Speciali che, sulla falsariga delle migliori pratiche internazionali, sono incardinate nei porti per poter cogliere anche i benefici da questi generati in termini di accessibilità, che è un prerequisito essenziale per lo sviluppo e la crescita economica”.
Il secondo timore è rappresentato dal sistema degli incentivi che, secondo Russo, pur essendo allargati a più beneficiari vista l’estensione della Zes all’intero Meridione, potrebbero però tradursi “in una drastica riduzione dell’intensità”. Come dire troppi beneficiari per ottenere gli stessi fondi.
“È necessario – sottolinea Russo a tal proposito – che anche gli stanziamenti economici siano estesi proporzionalmente all’allargamento del campo di intervento”.
Perplessità anche sul funzionamento della nuova struttura introdotta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che, secondo Russo, dovrà garantire la stessa efficienza nella sburocratizzazione raggiunta dai commissari straordinari. Il presidente porta ad esempio la struttura commissariale campana, retta da Giosi Romano, come modello virtuoso.