Porto di Ancona: crescita del traffico contenitori, +7% sul 2012
Il porto di Ancona mantiene la posizione di riferimento per i traffici merci del medio Adriatico, nonché per lo sviluppo delle autostrade del mare.
Nel corso del 2013 infatti i dati statistici dell’Autorità Portuale indicano un’ulteriore crescita del traffico contenitori (+ 7% rispetto al 2012, pari a 152.394 Teu, unità di misura dei container). Il nuovo record storico del porto – il sesto in 6 anni – porta per la prima volta il porto di Ancona oltre la soglia dei 150.000 TEUs e conferma la validità degli investimenti realizzati dall’Autorità Portuale nelle opere che hanno consentito l’espansione degli spazi dedicati nella nuova darsena: dal 2009, anno di consegna dei nuovi piazzali retrostanti la banchina 26, il traffico container è cresciuto del 44%.
Stabile la performance del traffico passeggeri, grazie soprattutto alla ripresa della direttrice greca (+4%), che ha compensato i cali sulle navi per la Croazia e l’Albania. Per quanto riguarda il traffico crociere sono transitati nel porto di Ancona 109.492 passeggeri,– 1% rispetto al 2012.
Il traffico tir continua il trend negativo di questi anni che, come già evidenziato da ISTAO, ha ridotto di un terzo il numero dei mezzi pesanti imbarcati tra tutti i porti delle due sponde dell’Adriatico. Nel 2013 il porto di Ancona registrato il transito di 132.284 mezzi pesanti, in calo del 6% sul 2012. Il calo sulla tratta greca e albanese assorbe la crescita del 16% dei mezzi pesanti in transito sulle navi per la Croazia, con 13.841 Tir. Analogo l’andamento complessivo dei dati relativi alle merci su tir e trailer, in calo dell’8% rispetto al 2012.
Pur in una situazione di obiettiva difficoltà – ha dichiarato il Commissario dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri – i dati sono coerenti con i trend degli anni precedenti e confermano la necessità di proseguire con determinazione nel completamento del disegno infrastrutturale del porto. Entro il primo semestre dell’anno avvieremo la gara per la realizzazione di ulteriori 273 metri della banchina rettilinea, che ci consentirà a lavori ultimati di disporre di una banchina di oltre 600 metri di lunghezza, condizione necessaria per lo sviluppo dei traffici commerciali. Altrettanto strategico è aumentare il pescaggio del bacino antistante la nuova banchina a -14 metri, precondizione essenziale per attrarre nuovi traffici in un mercato dove continua la corsa verso il gigantismo navale. E’ essenziale perciò che tutte le Istituzioni siano compatte nel considerare prioritario il completamento delle opere previste dal Piano regolatore portuale, per non emarginare il porto di Ancona e perdere le opportunità di sviluppo offerte dallo scalo. Nel 2013 abbiamo ottenuto il riconoscimento del ruolo del porto di Ancona come porto strategico per l’Unione europea, e terminale del corridoio scandinavo-mediterraneo. Si tratta adesso di cogliere le opportunità offerte da questo traguardo, e sfruttare a pieno il vantaggio strategico della posizione geografica del porto rispetto alle sponde orientali dell’Adriatico, un elemento di competizione che nessuno ci può sottrarre e che siamo chiamati a valorizzare pienamente”.