Porto di Ravenna: 900mila euro dall’Ue per il progetto Fast Corridor
Si chiama “Port of Ravenna Fast Corridor“, il progetto per sperimentare nuove tecnologie nei controlli commerciali, in cui l’Ue investirà 900.000 euro. Il progetto è co-finanziato al 50% del costo e si inserisce nel programma Ten-T, nato per sostenere il potenziamento delle infrastrutture di trasporto europee. Lo rende noto il Centro Europe Direct dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, dopo il via libera della Ue lunedì scorso.
Nella sostanza, il progetto prevede uno studio e un progetto pilota alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche, per rendere più rapidi i controlli commerciali, operativi e doganali di autocarri e treni in entrata e in uscita dal porto da tre cancelli che lo collegano alle principali reti stradali e ferroviarie. I veicoli in transito e i container saranno identificati con l’uso di radio frequenze per rendere la procedura più veloce.
Lo studio esaminerà l’interoperabilità tra la piattaforma elettronica del porto e i sistemi tecnologici delle reti stradali e ferroviarie interne, con requisiti tecnico-funzionali per uno sviluppo futuro.
La realizzazione del progetto, che dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2015, sarà monitorata dall’Inea, l’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti della Commissione europea, che si occupa del programma Ten-T.
Nei giorni scorsi, inoltre, presso l’Autorità Portuale di Ravenna, è stato presentato lo studio sviluppato nell’ambito dell’accordo sottoscritto tra Autorità Portuale, Regione Emilia Romagna e CePIM- Interporto Parma, per verificare la possibilità di sviluppare, attraverso l’incentivazione delle connessione ferroviarie, relazioni strategiche e operative tra Porto di Ravenna e Interporto di Parma.
Nell’ambito dell’iniziativa, la Fondazione ITL (Istituto Trasporti e Logistica) ha illustrato i risultati dello studio, che ha riscontrato il tangibile interesse da parte degli operatori coinvolti nel lavoro, soprattutto in riferimento alla possibilità di attivare un servizio “multiprodotto-multicliente”, con origine da Ravenna, funzionale a stimolare lo shift modale per la distribuzione di merci non solo destinate a Parma ed al suo territorio, ma anche, attraverso Interporto CePIM, in grado di proseguire sulle direttrici internazionali, verso mercati più ampi.