Porto di Salerno: corruzione e ruberie, blitz della Guardia di Finanza. 69 misure cautelari
La Guardia di Finanza di Salerno ha effettuato un blitz al Porto di Salerno in seguito a un’inchiesta della Procura su un presunto sistema di corruzione e ruberie. Complessivamente sono 87 persone indagate, 69 i destinatari delle misure cautelari e tra essi figurano anche 17 componenti dell’Ufficio delle Dogane di Salerno (sono in totale 60 i funzionari che compongono l’Ufficio).
Furti di merce avvenivano all’interno dell’area portuale (53 episodi di sottrazione della merce verificati in appena 4 mesi di indagini): le indagini sono scattate a seguito di una segnalazione dell’Olaf (Ufficio europeo antifroda) relativa a un sospetto contrabbando di tabacco per narghilè in transito per il porto di Salerno, apparentemente destinato in Marocco.
Accertato che il transito, oltre 5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, solo apparentemente era giunto negli spazi doganali per la successiva esportazione ma, con il coinvolgimento di funzionari doganali, era stato fittiziamente registrato in uscita dall’Ufficio doganale di Salerno dove era stato immesso illecitamente sul mercato, con un’evasione dei diritti doganali stimata in oltre 1,2 milioni di euro. Dai successivi approfondimenti è emerso che alcuni funzionari dell’Ufficio delle Dogane ponevano in essere condotte omissive per eludere le investigazioni dirette ad accertare i potenziali responsabili delle registrazioni doganali fittizie.