Porto di Trieste: ad aprile +4,68% di traffico merci rispetto al 2016
Il Porto di Trieste registra una crescita in tutti i settori merceologici nel mese di aprile. Lo scalo giuliano, infatti, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ha movimentato 4.632.674 di tonnellate di merce, con un +4,68% sullo stesso mese dell’anno precedente. Anche i dati dei container sono incoraggianti con 52.253 TEU, pari a +23,73% sempre in rapporto allo stesso mese del 2016. Altri dati positivi sono la crescita a doppia cifra per le merci varie con un +11,65%, il trend positivo per il comparto RO-RO a +1,20%, le rinfuse liquide con +2% e le rinfuse solide a quota +0,77%.
Dando uno sguardo al primo quadrimestre del 2017, il quadro delineato rappresenta una movimentazione delle merci rimasta pressoché invariata rispetto allo stesso periodo del 2016 (-0,56%) con un volume pari a 19.118.014 tonnellate. I primi 4 mesi chiudono ancora con una buona performance del settore container che registra un incremento del +16,54%, e 189.473 TEU.
L’andamento positivo sul quadrimestre anche per le merci varie (+7,18%) e per il comparto RO-RO con 99.269 unità transitate (+1,95%), ad eccezione delle rinfuse solide che riportano un –24,5%, dunque, rappresentano un’attività sostanzialmente stabile. Infine, sommando la movimentazione dei container con i semirimorchi e le casse mobili, espressi in TEU equivalenti, nel corso dei primi 4 mesi di quest’anno, sono stati raggiunti i 419.689 TEU (+8,27%).
Il porto di Trieste, è considerato strategico grazie alla sua posizione nel cuore dell’Europa, nel punto d’incontro fra le rotte marittime e i corridoi europei, Adriatico-Baltico e Mediterraneo. È un hub internazionale, snodo per i flussi dell’interscambio terra-mare che interessano il dinamico mercato del Centro ed Est Europa.
L’intensificarsi degli scambi commerciali e del traffico marittimo tra il Far East e l’Europa, nonché l’allargamento ad Est dell’Unione Europea hanno rilanciato la centralità dell’Alto Adriatico e hanno aperto a Trieste nuove possibilità di crescita. In tale contesto Trieste gioca un ruolo decisivo su due distinte catene logistiche: i collegamenti marittimi intercontinentali a lungo raggio e le relazioni a corto-medio raggio intra-mediterranee. L’incontro tra gli assi strategici TEN-T delle Autostrade del mare del Mediterraneo Orientale da un parte, e i corridoi europei Adriatico-Baltico e Mediterraneo dall’altra parte, favoriscono la crescita dell’intermodalità e lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della logistica e dei trasporti.
Non a caso, la Regione ha intrapreso una serie di azioni in campo internazionale per essere parte del progetto della Via della seta e mettere a frutto la capacità di movimentazione del Porto. Un riconoscimento anche nei confronti dello sforzo compiuto sulle infrastrutture e su uno snodo importante che ha saputo risollevarsi e aggiudicarsi una posizione di leadership, non soltanto in Italia.
Gloria De Rugeriis