Porto di Venezia: +2,5% movimentazione container e +4,8% crocieristi
La portualità italiana nel 2013 ha risentito della perdurante crisi economica, con la pesante flessione del commercio estero del nostro Paese per via marittima. Hanno fatto eccezione due comparti: quello dei container, dove i principali porti italiani segnano un +4,9%, e quello delle crociere, che registra un +4,5%.
Il porto di Venezia conferma le prime stime ufficiose di Assoporti. Nei due comparti di punta, rispettivamente del settore merci e del settore passeggeri, lo scalo veneziano chiude infatti l’anno con risultati del tutto positivi, segnando un +2,5% nella movimentazione dei container e un +4,8% nell’incremento dei crocieristi. Le ragioni di questi segni positivi, soprattutto nel caso dei container, sono da ricercare anche nel fatto che Venezia ha potuto beneficiare del trend positivo registrato dai porti dell’Alto Adriatico nel 2013. Questi risultati, sottolinea l’Autorità portuale di Venezia in una nota, sono del tutto coerenti con quanto previsto dagli analisti internazionali (MDSTransmodal, European Container Market Demand Model), che, rispetto alle potenzialità di crescita dei porti europei fino al 2030, segnalano che i porti nord adriatici italiani, sloveni e croati possono incrementare il loro traffico container del 227%, a fronte di una crescita stimata del 42% dei porti del Northern Range.